Prosegue anche in quest'anno scolastico il progetto “Orto Slow Food” a Savigliano. È stato nuovamente siglato il protocollo d'intesa, per il rinnovo dell'iniziativa, tra il Comune, la Condotta Slow Food Fossano e gli istituti comprensivi “Papa Giovanni XXIII” e “Santorre di Santarosa”.
Già attivo a Savigliano da alcuni anni, il progetto prevede la realizzazione di orti da parte dei piccoli studenti delle elementari. La Condotta fossanese di Slow Food, composta interamente da volontari, fornisce alle scuole il materiale per la manutenzione dell'orto, dalla pacciamatura alle sementi, e offre corsi di formazione sul tema agli insegnanti (si tratta di formazione riconosciuta dal Ministero dell'istruzione). Viene poi organizzato nel corso dell'anno scolastico un'uscita sul territorio a tema ambientale, oltre a laboratori specifici. A dare una mano nello sviluppo concreto dell'orto, i nonni e le nonne dei ragazzi.
Il Comune di Savigliano contribuisce alla realizzazione dell'iniziativa con un contributo economico. L'assessore alla scuola Anna Giordano afferma: "Rinnoviamo il nostro supporto al progetto “Orto Slow Food” perché lo riteniamo uno strumento utile per l’educazione ambientale, alimentare e del gusto. Pensiamo che tale iniziativa si possa ben integrare con le attività realizzate in questo ambito con studenti e ragazzi, sensibilizzandoli ad esempio sui temi del rispetto dell'ambiente e della sana alimentazione".
"Dipendiamo come linee guida da Slow Food Italia, ma siamo tutti volontari. Il progetto orti è attivo in diciasette Comuni della Granda, da Cherasco a Caramagna. Coinvolge 5 mila bambini e circa 200 insegnanti, oltre a numerosi 'nonni ortolani', rafforzando così il legame tra generazioni diverse" spiega il presidente della Condotta Fossanese Marco Barberis.