Alba pensa alla “cittadinanza civica”. Energie Nuove: “Bene, ma servono passi più concreti”
Depetro (Più Europa) e Prandi (Azione) suggeriscono: “Si dia la residenza fittizia comunale agli stranieri ospitati nella scuola Macrino, serve per i servizi sanitari”Sulla proposta della maggioranza albese di istituire la “cittadinanza civica” intervengono anche Giacomo Prandi di Azione ed Alice Depetro di Più Europa, il partito promotore del referendum sulla cittadinanza che ha ottenuto più di 600.000 firme, che dichiarano: “Siamo soddisfatti della presa di posizione e del segnale pubblico della maggioranza albese riguardo alla cittadinanza civica da conferire ai minori residenti da almeno 5 anni. Tale gesto, seppur simbolico, reputiamo possa essere utile nel favorire una maggiore inclusione sociale ai minori che abitano, studiano e il più delle volte sono nati ad Alba”.
“Ci auguriamo però - aggiungono - che a questo atto meramente simbolico segua altrettanto celermente qualcosa di pratico. Sarebbe fondamentale, proprio per le persone che quest’estate sono state ospitate nella palestra della scuola Macrino alla chiusura del centro di Via Pola, ma non solo, accedere allo strumento della residenza fittizia comunale. Infatti, per chi non ha una casa e quindi non ha una residenza, tale strumento è l’unico modo per poter avere la copertura del Sistema Sanitario Nazionale e altri servizi basilari ed essenziali come il diritto al lavoro, alla previdenza e all’assistenza sociale”.
“Al Comune non costa nulla - si fa presente - ed è una pratica che si può attivare fin da subito tramite la creazione di un indirizzo, per l’appunto fittizio, che esiste solo giuridicamente e garantirebbe una base dignitosa di diritto alla salute per molte persone che si trovano sul territorio albese. Negli anni precedenti questa misura era stata utilizzata pochissimo e a sprazzi; ci auguriamo che, dopo le dichiarazioni positive del Sindaco, venga data concretezza e presa al più presto presa in considerazione”.
“Ci auguriamo, inoltre, - concludono gli esponenti del gruppo civico Energie Nuove - che per i minori presi in considerazione da questo ordine del giorno, ci sia anche la possibilità di programmi ad hoc per diminuire il numero di persone con background migratorio che abbandonano la scuola prima di aver ricevuto una formazione adeguata. Questa sarebbe una misura a lungo termine che dovrebbe assumere il governo italiano, ma siamo certi che comunque, su un territorio contenuto come quello di Alba, sia una organizzazione possibile anche non in tempi lunghi”.
c.s.
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