''Anche il 2020 termina senza il completamento della Cuneo-Asti''
Panero (Popolo della Famiglia): “Famiglie, cittadini ed imprese della Granda ancora penalizzati da una politica che non sa decidere““Anche il 2020 è passato e la Cuneo-Asti continua ad essere il simbolo di un’Italia che non riesce a cambiare passo”: questo il commento del Coordinatore provinciale Antonio Panero e di Mario Campanella (in rappresentanza dei Circoli del Popolo della Famiglia della provincia di Cuneo) durante un sopralluogo al moncone incompiuto dell’Autostrada.
“L’Italia è un Paese meraviglioso – sottolinea Panero – ma anche l’emblema di grandi contraddizioni. Molte infrastrutture lo confermano: alcune realtà sono state realizzate velocemente e con ottimi risultati (es.: ponte di Genova), ma per la maggior parte dei casi prevalgono lentezza, rimpallo di responsabilità e soprattutto nessun progresso nell’avanzamento dei lavori. Un atteggiamento negativo di cui patiamo tutti le conseguenze, in un momento economico nel quale i trasporti, in particolar modo, sono fondamentali per poter competere alla pari con gli altri Paesi. L’eterna incompiuta Cuneo–Asti è uno degli esempi più eclatanti, la dimostrazione plastica dell’incapacità della classe politica presente e passata di fare fronte comune per migliorare la qualità della vita delle famiglie, dei cittadini e delle imprese della Granda. Dopo la faticosa realizzazione del primo tratto (la “famosa” Z rovesciata) da Cuneo fino a Cherasco, l’opera si interrompe in un campo, in attesa di capire cosa fare per superare le colline di Verduno e raggiungere il tratto da Alba verso Asti”.
“Abbiamo voluto raggiungere e documentare con un’immagine lo stallo dei lavori – ci dice Mario Campanella - perché in questo stesso punto si sono succedute negli anni le visite e le dichiarazioni di esponenti politici nazionali e locali di ogni schieramento, tutti concordi nell’annunciare a più riprese il completamento dell’opera. Anche il 2020 è invece passato e nonostante qualche passo in avanti dal punto di vista burocratico i lavori non sono ripresi ed anche la natura si sta riprendendo il suo spazio deteriorando la struttura. Come Popolo della Famiglia e soprattutto come cittadini interessati al proprio territorio, sollecitiamo tutti coloro che oggi hanno responsabilità politiche ed amministrative a fare realmente fronte comune. Questa assurda situazione non deve stupirci: siamo in ottima compagnia in molte altre parti d’Italia, ma ciò non può giustificare la lentezza nel proseguimento dell’opera che crea incalcolabili danni economici a tutto il nostro sistema produttivo già fortemente penalizzato dalla pandemia. Chiediamo con forza a tutti coloro che oggi hanno capacità decisionali un reale cambio di passo, sperando di poter fotografare il prossimo Natale almeno la ripresa dei lavori per il completamento dell'Autostrada e non l’ennesima sconfitta della politica”.
Redazione
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