Crisi Egea, la Cgil in allarme: “La situazione è più grave di quanto rappresentato”
Convocata l’assemblea del personale per il 29 giugno. Il monito del sindacato: “Ci attendiamo che chi ha sbagliato gestione e controlli faccia un passo indietro”Sono ormai mesi che si è aperta la trattativa per la vendita di una parte di EGEA SPA a un partner che possa garantire la liquidità necessaria all’azienda, finanziariamente molto esposta, utile a proseguire in sicurezza la normale attività di impresa. In questo lasso di tempo la delegazione sindacale FILCTEM CGIL si è più volte confrontata con i vertici EGEA chiedendo conferme sul fatto che l’ingresso di un nuovo socio non producesse conseguenze negative per gli oltre 1.300 dipendenti, sia sul piano economico che su quello della tenuta occupazionale. In ogni occasione l’azienda ha sempre risposto offrendo al proposito ampie garanzie.
La stessa cosa è avvenuta ieri, nel corso dell’incontro richiesto a seguito delle rilevanti novità succedutesi nell’ultima settimana: abbandono della trattativa di acquisizione di una quota del pacchetto azionario da parte di A2A, manifestazione di interesse avanzate da IREN e da THALEIA holding, intervento della Guardia di Finanza negli uffici del gruppo.
“La delegazione aziendale - dice Walter Biancotto, segretario generale FILCTEM CGIL - ci ha ribadito che, pur nelle difficoltà economiche del momento, la situazione era pienamente sotto controllo, che il personale non avrebbe avuto nulla da temere e che entro i primi 10 giorni di luglio ci sarebbe stata la comunicazione sulla proposta di partenariato accettata dall’azienda. La sera stessa abbiamo scoperto dagli organi di stampa che la situazione aziendale è ben più grave di quanto ci è stato rappresentato”.
Nella serata di ieri, l’amministratore delegato di EGEA Commerciale ha comunicato alla terza commissione comunale “l’avvio della composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa presso la Camera di commercio, una procedura stragiudiziale introdotta di recente per il risanamento di aziende in una situazione di squilibrio finanziario, così da vigilare sul corretto pagamento dei debiti e dall’altro lato proteggere il patrimonio dalle pretese di eventuali altri soggetti”.
Biancotto osserva: “Ci saremmo aspettati ben altro comportamento da parte dei rappresentanti di EGEA. Il re è nudo. L’azienda è dentro una crisi dai contorni poco chiari e pensa ancora di risolvere le questioni raccontando storie a lieto fine senza avere nessuna garanzia al proposito. Le comunicazioni parziali e incomplete disorientano i dipendenti e aumentano le preoccupazioni per la tenuta economica di EGEA”. Da parte sindacale è arrivata quindi la decisione di convocare l’assemblea di tutto il personale del gruppo EGEA per giovedì 29 giugno: “In tale occasione ribadiremo la nostra ferma volontà di difendere il patrimonio di intelligenze e di competenze rappresentato dai dipendenti e potremo confrontarci insieme alle lavoratrici e ai lavoratori in merito alle possibili azioni da intraprendere per ottenere le garanzie di tenuta occupazionale e di salvaguardia operativa. Le risposte dovranno arrivare dai vecchi e dai futuribili nuovi soci”.
Piertomaso Bergesio, segretario generale CGIL Cuneo, sottolinea: “La vicenda EGEA ha molte zone d’ombra ed evidenzia responsabilità che vanno ricercate tra i soci, il management, gli organismi di controllo e le amministrazioni locali le quali hanno espresso i propri rappresentanti in seno al Consiglio di Sorveglianza del gruppo. EGEA è una realtà importante del territorio in termini di occupazione e di servizi offerti. Ci attendiamo che chi ha sbagliato nella gestione e nei controlli faccia un passo indietro. Le lavoratrici e i lavoratori EGEA meritano di essere guidati da persone capaci e trasparenti nel loro agire”.
Redazione
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