È corsa a due nella scalata ad Egea
Il gruppo Iren è interessato all’acquisizione di alcune attività della multiutility albese e prevede “un’esposizione finanziaria contenuta”. In partita anche ThaleiaIl gruppo Iren ha formulato un’offerta non vincolante, in assenza di esclusiva, per alcune attività della multiutility Egea. L’offerta, previo completamento della due diligence - spiega Iren in una nota - prevederebbe il rafforzamento della società sotto il profilo finanziario e industriale, salvaguardando i livelli occupazionali e valorizzando anche il possibile coinvolgimento finanziario degli istituti bancari creditori della multiutility albese.
L’operazione proposta comporterebbe “un’esposizione finanziaria contenuta per Iren”, sottolinea l’azienda, ed è stata definita “in modo da permettere la piena conferma della guidance 2023 del gruppo, così come già comunicato ai mercati e nel rispetto dei target previsti dal Piano Industriale al 2030”.
In sostanza quella del colosso con radici torinesi e testa a Reggio Emilia è un’offerta “dimezzata”, ma è già qualcosa rispetto al niet arrivato da A2A. I lombardi, dopo una trattativa serrata che era iniziata in esclusiva ed è poi proseguita con la formula competitiva, hanno gettato la spugna: il gruppo “non ravvisa le condizioni”, si legge in un laconico comunicato. Difficile pensare che su questa decisione non abbia influito l’inchiesta per false comunicazioni sociali a carico di PierPaolo Carini e di altri tre dirigenti della holding albese, piovuta come folgore dal cielo con la perquisizione dei finanzieri negli uffici di corso Nino Bixio.
Sul tavolo c’è anche l’offerta presentata da Thaleia tramite il fondo Dk (Davidson Kempner Capital), uscita allo scoperto solo nelle ultime ore quando sembrava che la scalata a Egea interessasse solo Iren e A2A. Guidata dall’ex general counsel di Snam Marco Reggiani, Thaleia è una piattaforma dedicata a progetti infrastrutturali per la transizione energetica. La società è stata costituita nel maggio scorso dopo l’acquisizione da parte di Davidson Kempner, con il supporto di One33, della concessione di stoccaggio di gas naturale “Cugno le Macine Stoccaggio” in Basilicata. L’obiettivo cui si lavora è renderlo il più grande sito di stoccaggio di gas naturale dell’Italia meridionale.
Iren fa sapere che entrambe le proposte, ricevute dal notaio incaricato Marco Stra, saranno vagliate dagli organi competenti con il supporto degli advisors della società.
a.c.
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