Egea, ora è sfida tra A2A e Iren per il controllo della multiutility albese
La trattativa con i lombardi va avanti, ma non è più in esclusiva. I torinesi aspettano un invito da AlbaLa partita per Egea arriva a una svolta: dalla multiutility albese è arrivata infatti nelle scorse ore la conferma che la trattativa con A2A non verrà più condotta in esclusiva. “Abbiamo chiesto una proroga perché non eravamo ancora in grado di poter formulare un’offerta” ha fatto sapere l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, menzionando il mancato completamento della due diligence, ovvero la verifica approfondita che deve precedere la valutazione sull’investimento.
“Egea - aggiunge Mazzoncini - ha annunciato che dovrà aprire il fronte competitivo per capire se è individuabile un partner in tempi relativamente brevi. È realistico che partecipino quanto meno A2A e Iren, il beauty contest dovrebbe chiudersi a metà giugno. A quel punto saremo in grado sicuramente di fare delle valutazioni”. È la conferma del fatto che anche il gruppo torinese guidato da Gian Vittorio Armani ha messo gli occhi sul “gioiellino” della famiglia Carini.
Lo confermano i vertici dell’azienda, con sede a Reggio Emilia ma un forte radicamento a Torino dove - tra l’altro - controlla l’azienda dello smaltimento rifiuti urbani Amiat. “Abbiamo appreso che il dossier Egea si sarebbe riaperto” dice il presidente di Iren, Luca Dal Fabbro, precisando: “Noi a oggi non siamo stati invitati, attendiamo eventuali inviti. Se ci fosse dovremmo prima studiare, fare valutazioni e, laddove ci fossero le condizioni, partecipare eventualmente a un processo competitivo”. L’amministratore delegato Armani aggiunge: “Egea è nel nostro territorio, siamo convinti di essere quelli che possono esprimere più sinergie in collaborazione nello sviluppo della società. Non abbiamo potuto vedere i numeri e la due diligence sull’impresa, lo faremo eventualmente nell’ambito del processo competitivo”.
La possibile fusione di Egea con un altro colosso del settore preoccupa non poco la politica locale. Anche i sindacati sono in fibrillazione: già lo scorso anno era circolata da fonti sindacali la notizia, poi smentita dall’azienda, che Iren fosse prossima a inglobare il ramo gas e luce di Egea. La Cgil ha lanciato nei giorni scorsi un suo monito, per voce del segretario provinciale del settore lavoratori della comunicazione: “Verificheremo che la famosa responsabilità sociale d’impresa, concetto spesso abusato da parte di certe aziende, venga praticata in fatti concreti dal gruppo EGEA che rappresenta un’importante realtà per il territorio e vede nella propria compagine societaria la presenza di soggetti pubblici, a partire dal Comune di Alba”.
a.c.
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