Piazza Risorgimento, ore 15.30
L'8 marzo Non Una di Meno Alba scende in piazza "contro il sistema patriarcale"
La manifestazione in piazza Risorgimento a partire dalle ore 15.30: "Scioperiamo per restituire visibilità a chi lotta, per riappropriarci del nostro futuro e della nostra libertà"Riceviamo e pubblichiamo.
L’8 marzo 2025, Non Una di Meno Alba scende in Piazza Risorgimento dalle 15:30. Gli interventi che comporranno il presidio sono volti a riflettere e soprattutto protestare collettivamente contro il sistema patriarcale. L'8 marzo scioperiamo contro un sistema patriarcale e violento che sfrutta e reprime. Abbattiamo i ruoli di genere imposti, smascheriamo la falsa sicurezza di chi fa dell’ordine e della punizione il proprio credo. La nostra sicurezza è il diritto all’autodeterminazione, l’educazione sessuale e al consenso, i servizi sociali per tuttə, e l’accesso a cure e aborto libero, sicuro e gratuito. È il salario minimo, stipendi dignitosi, contratti adeguati e il reddito di autodeterminazione. È una casa per tutti, affitti calmierati, quartieri vivi e spazi di socialità. La sicurezza è rompere le leggi razziste sull’immigrazione, aprire le frontiere, chiudere i CPR e riconoscere la cittadinanza alle seconde generazioni. Ma la nostra sicurezza è anche demilitarizzazione, contro tutte le guerre che devastano il mondo. L’escalation bellica è devastante: Palestina, Cisgiordania, Ucraina, Medio Oriente, Congo, Sudan, e innumerevoli altre terre soffocano sotto il peso di conflitti imposti da governi autoritari. La guerra alimenta il capitalismo e il nazionalismo, genera profitti per pochi mentre costa la vita e la povertà per milioni di persone. Non vogliamo essere complici né vittime di questa barbarie. Non ci arrendiamo alla manipolazione dei governi che, come quelli di Israele, Stati Uniti, Russia, Turchia, Argentina e altri, alimentano violenze e sfruttamento in nome del potere.
Scioperiamo anche contro il governo Meloni e l’alleanza di governi ultra-reazionari che infangano i diritti di chi non si piega. Queste destre non conoscono limiti nel loro odio e nella loro brama di potere. Vogliono una libertà che è solo privilegio per pochi, e negano i diritti a chiunque non si adatti ai loro schemi. Rifiutiamo il femminismo transfobico e le politiche antiabortiste che inquinano i consultori e ospedali, riducono i fondi per i percorsi di affermazione di genere e negano diritti a minori in famiglie omogenitoriali. Non riconosciamo il femminismo che divide e criminalizza: la nostra marea è trans, lesbica, frocia, migrante, antirazzista e antiabilista.
Contro il DDL Sicurezza e le zone rosse che puniscono la povertà e criminalizzano il dissenso, scioperiamo contro il Decreto Caivano, che sta militarizzando le periferie italiane, escludendo e desertificando il tessuto sociale autorganizzato, come nel caso di Quarticciolo a Roma. Il governo Meloni non ha alcun rispetto per le vite umane e le periferie. Le violenze di genere non si combattono con la militarizzazione delle città, ma con azioni concrete per contrastare razzismo, misoginia e omofobia. Il fascismo contemporaneo affonda le sue radici nel controllo di chi non accetta l’autodeterminazione di donne, persone trans, lesbiche, queer, migranti, seconde generazioni, sex workers. Ma noi siamo una forza che non si ferma, che combatte su tutti i fronti. Scioperiamo per le donne sfruttate nei lavori di cura, per i precari, per chi non vede riconosciuti i propri diritti, per tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori che sono sempre stati esclusi dalla pratica dello sciopero. Scioperiamo per restituire visibilità a chi lotta, per riappropriarci del nostro futuro e della nostra libertà. L’8 marzo lottiamo, boicottiamo, scioperiamo!
Non Una Di Meno Alba
c.s.
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Alba