L'allarme del direttore dell'Asl CN2: 'Verduno non può sostenere questo trend dei ricoveri'
La preoccupazione di Massimo Veglio: 'Di questo passo saremo costretti a parcheggiare i malati sui marciapiedi'. Martinetti (M5S): 'Giunta regionale e assessorato intervengano'"Siamo in estrema difficoltà nel gestire i ricoveri: questo trend non può continuare a lungo o diventerà insostenibile". A parlare è Massimo Veglio, direttore generale dell'Asl Cn2: le sue dichiarazioni relative alla situazione dell’ospedale di Verduno sono state riportate dall’Ansa. Una situazione che si è aggravata rapidamente nelle ultime settimane, portando la struttura, inaugurata in primavera, a un passo dal collasso.
Stamattina, martedì 10 novembre, sono stati ricoverati una decina di pazienti Covid trasferiti dal Torinese, dove il sistema è in crisi per l’afflusso di malati: "Se a Verduno continuano ad arrivare malati Covid da ricoverare, - spiega Veglio - saremo costretti a parcheggiarli sui marciapiedi”.
Sulla questione è intervenuto con una nota anche il consigliere regionale albese Ivano Martinetti, del Movimento 5 Stelle: “Giusta e doverosa la collaborazione tra territori e tra aziende sanitarie, ma Verduno non puó risolvere i problemi di mezzo Piemonte. Le parole di Veglio sono preoccupanti e condivisibili. L'Asl CN2 dispone di 1.600 dipendenti rispetto ai circa 4 mila dell’Asl CN1, non è solo questione solo di spazi ma anche e soprattutto di personale. Verduno è al collasso e non può far fronte nè accogliere non meglio precisate ‘colonne di ambulanze’ provenienti da Torino, come sarebbe stato comunicato oggi dalla Centrale operativa regionale ai vertici dell'Asl Cn2. Se la Giunta e l'assessorato alla Sanitá sono ancora operativi, sappiano allora che è il momento di intervenire. Adesso”.
Redazione

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