La Giordano Vini esternalizza il servizio clienti, 41 posti di lavoro a rischio? La secca smentita dell'azienda
La nota ufficiale dell'ad Pier Paolo Quaranta dopo le notizie circolate ieri: 'L'operazione non avrà alcun impatto sull'organico'“Ci teniamo a sgombrare il campo da ogni equivoco o falsa notizia che possa inutilmente allarmare i nostri collaboratori”. Così recita la nota ufficiale diffusa dalla serata di ieri, giovedì 7 marzo, dalla Giordano Vini. A parlare è Pier Paolo Quaranta, ad dell'azienda di Diano d'Alba, che replica alle notizie circolate ieri, secondo le quali le posizioni di 41 lavoratori sarebbero state “a rischio” a causa dell'esternalizzazione della gestione del servizio clienti alla Comdata di Ivrea. Secondo quanto sostenuto dai sindacati e poi riportato da alcuni mezzi di informazione, in questo modo i lavoratori sarebbero stati costretti a dimettersi o in alternativa ad affrontare il trasferimento nella città eporediese, distante 130 km da Alba.
La smentita, come detto, arriva direttamente dall'amministratore delegato della Giordano Vini: “Il cambio dell'appaltatore riguarda servizi che già da anni sono esternalizzati. Tale operazione non ha quindi alcun impatto sull'organico della Giordano Vini e peraltro, per quanto noto all'azienda, la nuova aggiudicatrice dell'appalto si è già attivata con i sindacati per attivare la clausola sociale e quindi procedere al reimpiego, presso il proprio sito, del personale di Koinè Nord Ovest srl oggi addetto alla commessa”. Per i 41 lavoratori della Giordano Vini che secondo i sindacati avrebbero visto il loro posto messo a rischio, insomma, l'allarme è rientrato.
a.d.
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