La grandine ha risparmiato i vigneti più a sud: Confcooperative fa il punto
Per l'organizzazione è ancora presto per tracciare una stima dei danni: in corso sopralluoghi e ricognizioniterritori di Langhe, Roero e Monferrato, causando ingenti danni all’agricoltura, alla viticoltura, ma anche ad abitazioni e mezzi privati. Sono ancora in corso in queste ore i sopralluoghi nei vigneti per stabilire con certezza l’entità del danno, ma da una prima ricognizione effettuata dai nostri uffici con le principali cantine sociali presenti nelle zone colpite, quello che emerge è un quadro in chiaro-scuro. Troppo presto per dare stime e percentuali ufficiali sui danni causati dal maltempo. A fronte di una precipitazione tanto estesa quanto pesante, i produttori stanno rispondendo con tenacia e cautela.
“Rispetto ad altre zone – spiega Gianni Testa enologo della cantina "Produttori Barbaresco" – “noi siamo stati solo sfiorati, ma speriamo davvero che non si verifichino altri eventi di questa portata in modo da non compromettere la vendemmia”.
“Il nostro lavoro dipende sempre dal clima – afferma Loris Filante direttore della ‘Cantina Terrenostre’ – ne siamo consapevoli, anche se questa è stata una grandinata di enormi proporzioni, alcune zone fortunatamente sono state toccate solo di ‘striscio’, ma ci sono ancora diversi mesi di lavoro per arrivare alla vendemmia e il bilancio lo si potrà fare solo alla fine”.
Dello stesso avviso Stefano Pesci, direttore della ‘Cantina Terre del Barolo’ di Castiglione Falletto che spiega: “Nessuno si sarebbe aspettato un evento di questa portata e così violento. I comuni di Diano d’Alba e Grinzane Cavour, sono stati interessati dalla grandine, mentre le zone più a sud sono state risparmiate, ma stiamo ancora facendo le dovute ricognizioni, è presto per capire l’entità dei danni e fornire una stima”.
Per la zona di Vezza d’Alba la testimonianza è quella di Antonello Demaria presidente della ‘Cantina del Nebbiolo’: “Non ci aspettavamo precipitazioni così violente ed estese. In un caso del genere non sarebbero state sufficienti neanche le reti antigrandine, il clima è sempre più imprevedibile e eventi come questo rischiano di vanificare mesi e mesi di lavoro. Ora per noi è tempo di rimetterci al lavoro, il bilancio delle conseguenze di questa grandinata si potrà fare sullo alla fine, dopo la vendemmia”.
"Gli ultimi eventi calamitosi – commenta il presidente di Confcooperative Cuneo, Alessandro Durando - hanno messo a dura prova i territori di Langhe e Roero. Le cantine sociali stanno rispondendo alle avversità con grande spirito di abnegazione e resilienza. Siamo vicini alle nostre cooperative che si trovano ad affrontare le avversità causate dalla grandine".
c.s.
CUNEO confcooperative