La metà delle imprese cuneesi dichiara di avere difficoltà a trovare personale
Tra i profili più difficili da reperire saldatori, tecnici informatici e operai per macchine automatiche. A dicembre le aziende della Granda hanno programmato 3.110 nuovi contrattiSono 3.110 i nuovi contratti di lavoro programmati dalle imprese cuneesi per dicembre 2024, sostanzialmente stabili rispetto a un anno fa; valore che sale a 12.510 se si considera l’intero trimestre dicembre 2024/febbraio 2025 con 60 assunzioni in più (+1%) rispetto al medesimo trimestre del 2023.
Questi alcuni dei dati contenuti nel bollettino e nelle tavole del Sistema informativo Excelsior che, per la nostra provincia, confermano una stabilità della domanda di lavoro delle imprese. L’84% delle entrate previste delle aziende cuneesi riguarderà i lavoratori dipendenti, il 10% i lavoratori somministrati, il 3% i collaboratori e un altro 3% gli altri lavoratori non alle dipendenze.
Nel 30% dei casi le entrate programmate saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre il 70% sarà a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Delle 3.110 entrate previste in provincia di Cuneo nel mese di dicembre 2024 il 15% è rappresentato da laureati, il 29% da diplomati, mentre le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 39% e il 15%. Le entrate programmate si concentreranno per il 50% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.
Considerando i dati di dicembre 2024 emerge come siano i servizi a formare, ancora una volta, la fetta più consistente della domanda di lavoro con il 69,5% del totale delle entrate (con 90 unità in più rispetto a dicembre 2023 e 430 rispetto al trimestre dicembre 2023 febbraio 2024). L’industria programma invece 960 entrate, generando il 30,5% della domanda totale del periodo, segnando una flessione di 90 unità rispetto all’anno precedente e di 380 rispetto al trimestre dicembre 2023 febbraio 2024. Nel dettaglio per ciò che concerne l’industria, 770 entrate riguardano il comparto manifatturiero e 190 quello edile.
Tra i settori si rileva un buon interesse da parte delle imprese dei servizi alle persone con 1.710 entrate previste nel trimestre in esame pari al 13,7% di quelle complessive, seguite dal commercio con 1.620 entrate pari al 12,9% e dalle imprese dei servizi di alloggio e ristorazione con 1.500 entrate ovvero il 12%.
Il 28% delle entrate previste a dicembre 2024 sarà destinato agli operai specializzati e conduttori di impianti. I profili generici e quello dei dirigenti, specialisti e tecnici genereranno rispettivamente il 11% e il 22%, mentre le professioni commerciali e dei servizi il 31% e solo l’8% sarà rappresentato da impiegati.
A livello di area funzionale il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione di servizi (46%), seguita dall’area commerciale e vendita (19%), da quella tecnica e di progettazione al 14%, dalla logistica al 10%, dall’area amministrativa accompagnata da quella direzionale, che pesano rispettivamente per il 7% e il 4% delle assunzioni previste.
"Le previsioni occupazionali riportano a una sostanziale stabilità di contesto - afferma il presidente Luca Crosetto -. Ciononostante, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro continua a essere uno dei maggiori problemi del mercato del lavoro, anche su scala locale. Dobbiamo superare questo disallineamento tra le competenze offerte dai lavoratori e quelle richieste dalle imprese attraverso politiche di formazione continua, riqualificazione e mobilità lavorativa".
Permangono ancora difficoltà di reperimento di alcune figure professionali e in oltre la metà dei casi (50 su 100) le imprese si troveranno a dover gestire questa criticità.
A tal proposito le professioni più difficili da reperire in provincia a dicembre 2024 risultano essere le seguenti: operai macchine automatiche e semiautomatiche (91 imprese su 100), specialisti in scienze giuridiche (89 imprese su 100); tecnici informatici e operai specializzati in installazione di attrezzature elettriche; fonditori, saldatori e calderai; operati specializzati addetti alle costruzioni (82 imprese su 100); operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (78 imprese su 100); ingegneri (77 imprese su 100); operai della cura estetica (75 imprese su 100); professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (73 imprese su 100); conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (67 imprese su 100).
c.s.
CUNEO cuneo