Ospedale di Verduno, il commissario straordinario pensa alle dimissioni
Terremoto in vista nel ‘Covid hospital’? Giovanni Monchiero potrebbe decidere di lasciare l’incarico affidatogli dalla Regione: ‘Valuterò nelle prossime ore’Un terremoto potrebbe abbattersi sui vertici dell’ospedale di Verduno, dopo nemmeno un mese di apertura. Il commissario straordinario Giovanni Monchiero, nominato dalla Regione alla guida della struttura sanitaria, non smentisce le indiscrezioni che lo danno vicino all’addio: “Devo ancora decidere, nelle prossime ore farò le opportune valutazioni insieme al collega Tofanini”.
Veterano della sanità regionale, dove ha guidato tra i primi anni Novanta e il decennio scorso l'azienda sanitaria di Alba e poi l’azienda sanitaria ospedaliera San Giovanni Battista, il 74enne ex dirigente ed ex senatore (una legislatura nei ranghi di Scelta Civica tra il 2013 e il 2018) era stato chiamato lo scorso 16 marzo dall’assessore regionale Luigi Icardi a coordinare la ‘fase uno’ del complesso ospedaliero. Ad affiancarlo per la parte sanitaria, in veste di vicecommissario, il dottor Paolo Tofanini.
Non si sa quali siano le ragioni che hanno portato Monchiero a meditare su un possibile passo indietro, ma di certo il primo mese di gestione del nuovo ‘Covid hospital’ (i pazienti hanno fatto il loro ingresso in struttura dal 31 marzo) ha già visto succedersi parecchi intoppi. Aveva fatto discutere, ad inizio aprile, la repentina sostituzione dei responsabili delle aree cliniche Ivo Casagranda e Giuseppe Cornara. Una scelta giustificata dalla Regione con la “mancanza di coperture assicurative” per i due medici in pensione e che tuttavia aveva suscitato più di un interrogativo. Come pure l’allontanamento di altri 6 medici e 5 infermieri, lasciati partire alla scadenza di contratto - dopo appena tre settimane - in un ospedale che tuttora lamenta serie carenze di organico.
a.c.
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