Sblocco Moscato: se arriva la richiesta dell’Asti Docg, Regione pronta a prenderla in considerazione
La soddisfazione di Coldiretti Cuneo con il delegato Roberto Moncalvo: 'Abbiamo sempre ritenuto che questa fosse una via percorribile'Ormai non ci sono più dubbi: se il Consorzio dell’Asti Docg chiede il “nulla osta” alla Regione per poter procedere allo sblocco della riserva vendemmiale per ogni singola azienda, la Regione è pronta a prendere in considerazione la richiesta e a consentire lo sblocco “per quelle aziende, con vigneto e cantina che hanno bisogno di vino da mettere in commercio” lo ha confermato recentemente l’Assessore Regionale all’Agricoltura.
“Abbiamo sempre ritenuto che questa fosse una via percorribile – dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo -. E’ il secondo anno che la stiamo invocando. Finora il Consorzio ha preferito non prendere in considerazione la proposta. Ora stiamo a vedere cosa
succede!”
Il Moscato in Piemonte è coltivato su una superficie di quasi 10 mila ettari per una produzione nel 2018 di circa 80 milioni di bottiglie che hanno un valore di almeno 400 milioni di euro. “Che parta in fretta la richiesta del Consorzio alla Regione – conclude Coldiretti Cuneo -. È infatti urgente rispondere con il buon senso alle legittime attese di quelle aziende che hanno un approccio diretto sul mercato, inserendo ulteriori quantitativi di una Docg che tutto il mondo ci invidia, senza gravare sugli stoccaggi riferiti alla vendemmia 2018”.
c.s.
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