Bra, contro l'apertura di un CAS in frazione Bandito è nata una raccolta firme
L'iniziativa di un gruppo di residenti: "Chiediamo un’attenta valutazione dei problemi di ordine pubblico che potrebbero insorgere"A Bra è nata una raccolta firme per opporsi all’apertura di un CAS (Centro Accoglienza Stranieri) ipotizzata in frazione Bandito. Il progetto è stato proposto dalla cooperativa proprietaria dei locali dell’ex ricovero dell’Immacolata: se n’è parlato anche in Consiglio comunale, lo scorso agosto, quando l’assessora ai Servizi Sociali Lucilla Ciravegna aveva risposto a un’interrogazione sul tema presentata dalla minoranza di centrodestra.
Ora l’iniziativa di alcuni residenti della frazione: “Chiediamo l'intervento del Sindaco di Bra e della Prefettura di Cuneo, esprimendo un fermo no all'insediamento di questo centro”.
Nel comunicato diffuso dal comitato promotore si fa riferimento a un lungo elenco di criticità che l’apertura del CAS comporterebbe: “La struttura è adiacente all'oratorio, importante centro di ritrovo per i giovani della nostra frazione. La sua vicinanza a una scuola elementare potrebbe aumentare il rischio per la sicurezza dei nostri bambini”, scrivono i promotori. E ancora: “La frazione non dispone di servizi e strutture adeguate per accogliere persone immigrate. La struttura presenta serie criticità ed evidente è il pessimo stato di conservazione. Temiamo che l'insediamento avrà un impatto economico negativo, portando a una svalutazione degli immobili circostanti e a un impoverimento dei cittadini residenti. Chiediamo un’attenta valutazione dei problemi di ordine pubblico che potrebbero insorgere”.
Nel suo appello il comitato promotore invita “tutti i cittadini a unirsi nella raccolta firme”.
a.d.
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