Cas in frazione Bandito di Bra, il comitato ha raccolto quasi 2000 firme per dire no
Dopo la decisione di respingere l’insediamento del centro di accoglienza, già presa dalla prefettura, sono state consegnate le firme raccolte tra i cittadiniCon una raccolta che ha totalizzato 1950 firme, il Comitato spontaneo braidese, nato per opporsi alla realizzazione di un centro accoglienza migranti in frazione Bandito, a Bra, ribadisce il “no” all’insediamento nel centro della piccola comunità, nei locali dell’ex ricovero dell’Immacolata: per il senatore Giorgio Maria Bergesio ciò “conferma la bontà dell’impegno della Lega, che da subito ha accolto le istanze dei cittadini, ed anche la scelta della Prefettura di sospendere l’attivazione del Cas, segno tangibile di una capacità di ascolto che ha portato ad una soluzione condivisa dalla popolazione”.
“Sabato il Comitato per il “no” al CAS di Bandito, rappresentato dalla signora Danila Rivoira, ci ha consegnato le firme per chiedere di continuare a monitorare che il CAS non venga riaperto, e ringraziato per il lavoro compiuto in queste settimane” prosegue il senatore, che ha seguito da vicino il confronto insieme al segretario di sezione della Lega Federico Gregorio e che sabato a Bra, con il governatore Cirio, ha ricevuto una copia della raccolta firme dal Comitato per il “no” al Cas.
“A mia volta - conclude Bergesio - ringrazio il Presidente Alberto Cirio per l'attenzione prestata e il Prefetto Savastano Mariano per aver seguito personalmente ed accolto le richieste della popolazione che aveva più volte espresso la propria contrarietà all’insediamento. Sono state accolte anche le contrarietà espresse dall’amministrazione comunale di Bra, sollecitata dai consiglieri comunali coordinati dalla consigliera della Lega Giuliana Mossino”.
c.s.
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