Ceresole d’Alba, stop al progetto di Inproma: esultano gli ambientalisti
La ditta aveva proposto una modifica per poter bruciare le farine animali nello stabilimento. Legambiente: “Pongano rimedio ai problemi ambientali”Il settore Tutela del Territorio della Provincia di Cuneo ha recentemente comunicato la conclusione del procedimento amministrativo avviato nei mesi scorsi dall’azienda In.pro.ma.
Oltre al rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale per l’attività di smaltimento delle carcasse animali, la ditta aveva anche proposto una modifica impiantistica per poter bruciare le farine animali nello stabilimento sito a Ceresole d’Alba, in località Cantarelli dei Boschi.
Successivamente alla conferenza dei servizi, tenutasi il 15 ottobre scorso, gli enti avevano invitato il proponente a fornire numerosi chiarimenti ed integrazioni che, non essendo pervenuti nei tempi previsti, hanno comportato la conclusione “d’ufficio” del procedimento amministrativo provinciale.
“Il progetto di combustione delle farine animali proposto dall’azienda ricalca sostanzialmente quanto già visto in passato in precedenti tentativi ‘autorizzativi’ mai andati a buon fine” dichiarano da Legambiente Langhe e Roero “oltre a ritenere questo progetto ulteriormente impattante per un territorio già fortemente gravato dall’ordinaria attività di In.pro.ma che, proprio nell’impianto di Ceresole, fa convergere e smaltisce le carcasse animali provenienti da allevamenti e macelli di tutto il nord ovest d’Italia, pensiamo che prima di avventurarsi in nuovi progetti, i gestori dovrebbero innanzitutto porre rimedio ai ripetuti problemi di tipo ambientale, anche di rilevanza penale, periodicamente rilevati dalle competenti istituzioni di controllo”.
c.s.
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