Cherasco, inaugurato il primo hub vaccinale di Confindustria
A giorni l’apertura di quelli di Cuneo-Borgo San Dalmazzo, Mondovì e Saluzzo. All’avvio delle immunizzazioni dei dipendenti delle aziende associate ha preso parte il presidente della Regione Piemonte Alberto CirioA Cherasco, con le prime inoculazioni del siero ai lavoratori, giovedì 3 giugno è stato inaugurato l’hub vaccinale per le aziende promosso da Confindustria Cuneo. L’evento ha coinciso con l’avvio della campagna vaccinale di massa in Italia, cioè con la possibilità di immunizzazione aperta a tutti, superando le fasce d’età che hanno caratterizzato la prima fase.
La struttura, dal punto di vista sanitario affidata al Medical Center di Bra che opererà in collaborazione con il centro medico Bios, è stata la prima autorizzata dalla Regione Piemonte delle quattro a cui da mesi lavora l’Associazione datoriale (le altre, a Cuneo-Borgo San Dalmazzo, Mondovì e Saluzzo, potranno iniziare l’attività nei prossimi giorni) e ha avviato il servizio, per quanto riguarda la Granda, in contemporanea con l’analogo hub allestito per i propri dipendenti dal Gruppo Merlo presso la sede di Cervasca.
L’hub cheraschese, ospitato dal centro vaccinale anti Covid-19 realizzato dai Comuni di Cherasco e di Narzole nel PalaExpo della “città delle paci”, a pieno regime potrà effettuare sino a quattrocento inoculazioni al giorno. L’operatività effettiva dipenderà sia dal numero di prenotazioni dei dipendenti delle aziende associate, sia dalla disponibilità di vaccini da parte dell’Asl Cn2 di Alba-Bra, tramite la Regione Piemonte che intende destinare a questo “canale” non meno di cinquemila dosi quotidiane, a loro volta legate alle forniture decise in àmbito nazionale dalla struttura commissariale che fa capo al generale Francesco Paolo Figliuolo.
All’inaugurazione ha fatto seguito una breve conferenza stampa, a cui hanno preso parte anche il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore regionale alla sanità, Luigi Genesio Icardi, un appuntamento durante il quale si è badato al concreto e si è guardato al domani con fiducia, nella convinzione di vivere un momento davvero importante nella battaglia che deve portare al superamento definitivo dell’emergenza sanitaria.
Giuliana Cirio, direttore di Confindustria Cuneo, ha sottolineato come l’iniziativa, che l’Associazione datoriale ritiene di capitale importanza, sia mirata a dare un contributo al sistema pubblico per la distribuzione dei vaccini in azienda e, nel contempo, dal punto di vista imprenditoriale, a contribuire alla continuità operativa di sistemi organizzativi che hanno bisogno di personale che, se colpito dal Coronavirus, potrebbe essere costretto ad assenze capaci di intralciare o addirittura di bloccare la produzione.
Il progetto è andato in porto, ha detto Giuliana Cirio, grazie alla convinta collaborazione da parte sia del pubblico (la Regione, l’Asl, i Comuni, la Protezione civile, le Forze dell’ordine, la Camera di commercio), sia del privato (i centri medici coinvolti, rappresentati da Camillo Scimone, per il Medical Center, e da Maddalena Moscarini, per il Bios).
Il Governatore del Piemonte, evidenziando come non si tratti di un’iniziativa “spot”, bensì dell’inizio effettivo di un’operazione destinata a entrare subito a pieno regime, ha elogiato il lavoro svolto, caratterizzato dal fatto che ognuno ha fatto la sua parte, cioè da uno degli elementi della “ricetta” che ha permesso lo storico, reale avvio della vaccinazione di massa nella nostra regione.
Le cinquemila dosi quotidiane di siero assegnate alle aziende fanno parte del target fissato per il mese di giugno: arrivare a inoculare quarantamila piemontesi al giorno. Con l’apporto ulteriore, a brevissimo, delle farmacie, mettere in sicurezza il Piemonte entro l’estate è un obiettivo davvero alla portata, secondo Alberto Cirio. Il Presidente ha elogiato tanto la Camera di commercio, quanto Confindustria Cuneo e il mondo delle imprese in generale, perché hanno offerto un contributo anche in tema di efficienza, e ha chiuso ribadendo l’importanza che tutti si vaccinino.
L’assessore Icardi si è associato ai ringraziamenti rivolti a chi ha lavorato alla realizzazione dell’hub vaccinale per le aziende, esaltando nel contempo la “pazienza” portata nei confronti delle pastoie burocratiche a cui il sistema pubblico in gran parte non può sottrarsi, in alcune occasioni facendo anche da pungolo. Massimo Veglio, appena confermato direttore generale dell’Asl Cn2, ha segnalato come le vaccinazioni nel territorio di Alba-Bra procedano spedite (hanno superato quota 100.000). Ora, però, occorre che coloro i quali non hanno ancora optato per l’immunizzazione si convincano a sottoporsi all’inoculazione del siero: gli imprenditori che inviteranno i dipendenti a farlo, lo faranno sì nell’interesse delle proprie aziende, ma anche della collettività intera e del sistema sanitario che, superata l’emergenza, potrà dedicarsi a recuperare le cure e le azioni di prevenzione che il Covid ha messo in secondo piano.
Mauro Gola, presidente di Confindustria Cuneo e della Camera di commercio, ha ricordato l’impegno del mondo imprenditoriale e del sistema confindustriale, in sinergia con le istituzioni economiche e politiche, che ha reso possibile la realizzazione di un progetto imponente (7.000 aziende coinvolte e 112 hub a livello nazionale per la vaccinazioni aziendali nella penisola), un contributo partito oltre un anno fa, perché la mobilitazione delle aziende italiane è stata corale e imponente, dimostrando una volta di più una sensibilità innata e un senso civico concreto. Questo si è registrato, e si registra, nella nostra provincia, se possibile, in modalità ancor più accentuata, favorita da un’eccezionale armonia fra i vari attori. I sindaci di Cherasco e di Narzole, Carlo Davico e Paola Sguazzini, hanno espresso grande soddisfazione per la nuova tappa nella battaglia che si sta vincendo contro la pandemia e si sono detti davvero orgogliosi di aver messo a gratuita disposizione la struttura che ospita l’hub vaccinale di Confindustria Cuneo.
Redazione
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