Crisi Dana, Calderoni e Gribaudo: "La Regione dia risposte"
La multinazionale ha annunciato l'intenzione di cedere diversi stabilimenti: tra questi anche Cervere e Sommariva Perno"Esprimiamo piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Dana coinvolti nella cessione del ramo off-highway e sosteniamo con forza le richieste delle organizzazioni sindacali di aprire un tavolo di confronto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coinvolgimento delle Regioni interessate, per ottenere garanzie chiare sul futuro occupazionale e produttivo in Piemonte". È quanto dichiarano Mauro Calderoni, consigliere regionale del Partito Democratico, e l’onorevole Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Partito Democratico, a seguito dell’annuncio della multinazionale Dana di cedere diversi stabilimenti produttivi, tra cui quelli situati nella nostra regione (anche a Sommariva Perno e Cervere).
"È inaccettabile - proseguono - che di fronte a una decisione di tale rilevanza, che mette a rischio centinaia di posti di lavoro e la continuità produttiva di uno dei settori strategici per il Piemonte, non vi sia ancora stata una comunicazione trasparente e un confronto chiaro con i lavoratori e le istituzioni. La Regione non può rimanere spettatrice: serve un intervento immediato per tutelare l’occupazione, difendere le competenze presenti nei nostri territori e scongiurare il rischio di delocalizzazioni". Calderoni e Gribaudo sollecitano quindi il presidente del Piemonte Alberto Cirio e l’assessora al Lavoro Elena Chiorino ad attivarsi con urgenza, assumendo un ruolo di primo piano nella difesa del tessuto industriale piemontese: "Chiediamo che la Regione Piemonte si faccia promotrice presso il Governo di un tavolo di crisi per discutere il futuro degli stabilimenti Dana e di tutti i lavoratori coinvolti. È necessario garantire che ogni eventuale cessione avvenga con piena trasparenza, nel rispetto delle tutele occupazionali e con un chiaro impegno a mantenere produzione e competenze sul nostro territorio".
"La preoccupazione dei sindacati è assolutamente fondata - aggiungono Calderoni e Gribaudo - e condividiamo la necessità di avviare immediatamente un confronto istituzionale per chiarire le prospettive future. Non è accettabile che le lavoratrici e i lavoratori siano lasciati nell’incertezza mentre si paventa il rischio di delocalizzazioni o esternalizzazioni che metterebbero in ginocchio intere comunità. La Regione deve agire con determinazione per difendere i posti di lavoro e il futuro industriale del Piemonte”.
"Siamo al fianco dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali - concludono - e continueremo a seguire da vicino questa vicenda. Il nostro impegno è chiaro: nessuno deve restare indietro e il Piemonte non può permettersi di perdere un altro pezzo fondamentale della sua tradizione industriale".
c.s.

dana