'Sistema idrico provinciale, no a pasticci extraistituzionali'
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Bruna Sibille, ex sindaco di Bra ed ex presidente dell'ATO 4Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Bruna Sibille, ex sindaco di Bra ed ex presidente dell'ATO 4.
Sono stata presidente dell'ATO4 (l'ente che gestisce il Sistema idrico della provincia di Cuneo) per 5 anni, durante i quali abbiamo lavorato intensamente per realizzare quanto la legge nazionale chiaramente ci impone. E cioè affidare la gestione del Sistema idrico provinciale (dalla captazione, alla distribuzione, alla raccolta delle acque reflue, alla depurazione) ad un'unica società. Per almeno due volte l'Assemblea dei 250 Sindaci della provincia ha deliberato con estrema chiarezza l'affidamento ad una società consortile, di natura totalmente pubblica, con percentuali sempre intorno al 75%. Per aver ottenuto questo fondamentale risultato, il nostro ente è stato oggetto di una perdurante campagna di stampa da parte dei privati che vi hanno visto una lesione dei propri interessi. Una piccola parte dei Comuni cuneesi (circa quel 25%) ha ritenuto di adire le vie legali osteggiando le nostre deliberazioni ad ogni passaggio. Mai, sottolineo MAI, si è trovato un giudice che desse loro ragione, a dimostrazione di quanto inattaccabile fosse il nostro comportamento. Nell'ultimo periodo, tanto numerosi e intricati erano questi ricorsi, che il Tribunale delle Acque di Roma ha deciso di riunificarne l'esame, che dopo altri rinvii era stato fissato per il 18 dicembre appena trascorso. Anche per me si trattava di una data importante. Ma alla discussione del caso i Comuni ricorrenti a sorpresa hanno richiesto un ulteriore rinvio: tanto evidente era la scarsa fondatezza (la pretestuosità, diciamo) di questi ricorsi, che hanno chiesto al giudice il rinvio per scongiurarne la bocciatura finale. Quello che poi ha lasciato tutti esterrefatti è stata la motivazione di questo rinvio: sarebbe dovuto al fatto che la Regione Piemonte avrebbe allo studio una revisione dell'organizzazione delle ATO che cambierebbe totalmente il quadro normativo. Per avvalorare questa revisione allo studio, non è stato prodotto nemmeno uno straccio di documento, di bozza, di verbale, di dichiarazione ufficiale: avrebbero dovuto far fede una serie di indiscrezioni giornalistiche e nulla più. Il giudice si è riservato di rispondere sull'accoglimento del rinvio. Sono molto soddisfatta per quanto è successo, che dimostra ancora una volta le nostre buone ragioni. Tuttavia ora mi tocca spendere qualche parola per chiarire (se mai possibile) quanto effettivamente sta capitando in Regione sull'argomento acqua, a sei mesi dall'insediamento della giunta Cirio. L'unico fatto verificatosi è una riunione a Torino, presieduta dall'assessore alla Sanità Icardi, cui sono stati invitati un certo numero di Comuni delle aree che hanno avversato le deliberazioni maggioritarie dell'ATO4. Su questa riunione le domande si sprecano: a che titolo se ne è occupato Icardi, che non ha alcuna competenza in materia di acqua, che ricade invece sull'assessore all'Ambiente? Con che criterio sono stati invitati questi Comuni, visto che uno fra i maggiori delle aree di Langa e Roero (Bra) è stato tenuto fuori dalla porta? Erano presenti alla riunione altri 'portatori di interesse' del Sistema idrico provinciale estranei alla Pubblica amministrazione? Si è trattato quindi di una riunione fuori da qualunque prassi istituzionale. I sindaci che mandato avevano ricevuto dai rispettivi Comuni per essere presenti? Ancora una volta, come accaduto negli ultimi anni, hanno scelto una via tutta politica e per nulla amministrativa, che poi per puro caso viene a combaciare esattamente con le volontà espresse dai privati (le cui concessioni sono scadute un anno fa), relativamente al ribaltare le decisioni prese negli ambiti istituzionali. E' dunque ora che tutti si faccia chiarezza e si riporti la legittima discussione sul futuro del Sistema idrico provinciale nelle sedi e con le competenze appropriate. Detto esplicitamente come sono solita fare, vogliamo sentire in futuro la voce dell'assessore all'Ambiente Marnati, e vogliamo che siano invece rappresentati TUTTI i Comuni interessati e l'ATO4 stessa. Ringrazio il consigliere regionale Ivano Martinetti che con la sua interrogazione ha sollevato con fermezza la questione, Adesso trascorriamo bene le festività, arrivederci a presto.
Bruna Sibille
componente EGATO4 Cuneo
c.s.
CUNEO cuneo - Bruna Sibille - Bra - acqua - Ato