A 25 anni dall'alluvione del 1994 le aziende cuneesi colpite aspettano ancora 5 milioni di euro di contributi
Dall’analisi del nuovo DDL di Bilancio emerge che per il 2020 non è più prevista la somma che era stata stanziata a parziale indennizzo di quanto le imprese avevano versato in più a INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate
“Chiediamo alla Regione Piemonte di farsi portavoce insieme a noi per chiedere l’inserimento dei 5 milioni di contributi per le aziende colpite dall’alluvione nella prossima Legge di Bilancio e lo sblocco del meccanismo di erogazione”, queste le parole di Mauro Gola, Presidente di Confindustria Cuneo, intervenuto al Consiglio Regionale straordinario di martedì 5 novembre, dedicato all’alluvione che colpì duramente il Piemonte nel 1994. Dall’analisi del nuovo DDL di Bilancio emerge che per il 2020 non sono più previsti i 5 milioni di euro che erano stati stanziati per il 2018 e successivamente per il 2019, ma mai erogati, a parziale indennizzo di quanto le imprese avevano versato in più a INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate in forza di norme di legge varate quasi un decennio dopo l’evento alluvionale. Ancora a marzo di quest’anno Confindustria Cuneo aveva sollecitato il Ministero, chiedendo chiarimenti circa le modalità e i tempi di attuazione delle misure, sottolineando il rilevante impatto della vicenda sul tessuto produttivo dei territori interessati. “Su 49 milioni di euro che sarebbero serviti (30 solo quelli per la provincia di Cuneo), 5 erano già pochi, quasi simbolici, ora sono scomparsi del tutto”, ribadisce Gola. “Sono passati 25 anni dall’alluvione, non è possibile far attendere oltre le nostre imprese. Alla Regione, ai Parlamentari del Piemonte e ai nostri rappresentanti del territorio al Governo chiediamo con urgenza di intervenire”.
c.s.
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