A Cerialdo il rilancio di un quartiere alla ricerca di una sua identità
Spesso identificata con il campo nomadi e il carcere, la frazione sta vivendo un suo “rinascimento”. E gli abitanti assicurano: “Non è una zona pericolosa”Pubblicato in origine sul numero del 12 maggio del settimanale Cuneodice: ogni giovedì in edicola
Il nostro viaggio alla scoperta delle frazioni e dei quartieri di Cuneo fa tappa a Cerialdo, alle porte della città.
“Vivo qui con i miei figli e ho visto crescere il quartiere negli anni, fin dai primi palazzi residenziali verdi - dice Barbara Antonelli, impiegata postale da oltre quarant’anni residente a Cerialdo -. Sta diventando un quartiere sempre più bello e funzionale. Non è vero che sia una zona pericolosa, tutt’altro. Consiglierei a tutti di vivere qui, a due passi dalla città e alle porte delle valli cuneesi”.
“È un quartiere tranquillo e molto più sicuro di quanto non si pensi”, conferma il farmacista Carmelo Iurato che insieme al socio Mario L’Ala, ha aperto a fine 2018 questa farmacia nel centro della frazione, una novità diventata negli anni un vero e proprio servizio sanitario per il territorio: “Non un semplice luogo dove il cittadino può ottenere un farmaco, ma negli anni siamo diventati un punto di riferimento, un supporto per i residenti che ci chiedono consigli o assistenza, e con la pandemia abbiamo attivato un servizio di consegne a domicilio dedicato ai clienti che conosciamo e che a causa della quarantena non potevano raggiungere la farmacia”.
Su questo “rinascimento” che sta vivendo il quartiere che ospita, tra le altre cose, anche il carcere di Cuneo e un grande campo sinti, abbiamo contattato Giorgio Tassone, al secondo mandato come presidente del Comitato cittadino. Tassone si dice estremamente soddisfatto degli interventi che l’amministrazione comunale sta realizzando in tutta l’area: “Il mercato del sabato mattina che abbiamo da 8 anni ha reso felici tutti i residenti. I locali non utilizzati della scuola elementare, visto che qui adesso abbiamo solo un asilo, sono stati dirottati per altri servizi che hanno fatto diventare Cerialdo un punto di riferimento. Ad esempio abbiamo l’associazione della Misericordia che conta oltre 190 volontari, con 6 ambulanze e altrettante auto, e poi un centro aggregativo, e una sede per i Bersaglieri e una per gli Alpini. Ma non è finita qui la riqualificazione del nostro quartiere. La polisportiva comunale vicino alla chiesa è oggetto, proprio in questi mesi, di un importante intervento di rinnovo di tutti gli impianti con bar, campo da calcetto, tennis, nuovi spogliatoi e, in vista dell’estate, un bel campo da beach volley”. Questi interventi, spiega, fanno parte di diversi programmi e progetti che il Comune di Cuneo ha avviato per valorizzazione alcune zone della città, disegnando nuovi processi di sviluppo su scala locale. “Infatti - aggiunge Tassone - nei processi di riqualificazione del territorio sono rientrate anche le due aree verdi, le uniche che abbiamo. Quella piccola tra via Aurora e via Passatore è stata appena inaugurata e ospita il cippo alla memoria di 3 giovani vittime della II guerra mondiale, mentre il secondo parco in via Cittadella è diventato bellissimo con tanti scivoli, giochi nuovi e sicuri per attrarre tutti i bambini residenti”.
Ma anche i più grandi vorrebbero delle aree di svago dedicate a loro, come spiega Mariangela Montana, sposata, con due figli e residente in zona: “Da alcuni anni si parla di realizzare in questo quartiere un’area dedicata ai giochi per i più grandi per skateboard e parkour. Potrebbe essere una bella attrattiva e un servizio per i giovani come mio figlio che attualmente pratica queste attività in altre zone di Cuneo”. Mariangela si dice invece preoccupata per le piste ciclabili, da e per Cuneo: “Dovrebbero essere realizzate pensando maggiormente alla sicurezza dei ciclisti, evitando di realizzarle come quelle sul ponte nuovo. Abitiamo a pochi chilometri dal centro, ma le biciclette non possiamo ancora considerarle un’alternativa alle auto come nel Nord Europa”.
Sicurezza nella viabilità, che ritorna come tema costante in tutti i quartieri, come conferma anche il presidente Tassone: “La rotonda tra via Passatore, via San Michele e via Cittadella verrà modificata una seconda volta perché non è riuscita, fino ad oggi, nel suo scopo di rallentare le auto. L’assessore Serale ci ha confermato di aver avviato tutte le procedure per sistemarla nei prossimi mesi. Inoltre verranno installati dei dissuasori di velocità per impedire così, a chi arriva da Passatore, di procedere troppo spedito”. Tanti gli ingredienti messi in campo per il rilancio di un’area della città che, rapidamente, vuole conquistare una propria identità.
Chiara Carlini
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