A Cuneo l'acqua sa di cloro? Acda: ‘‘Alterazioni del sapore di carattere transitorio’’
Iniziato la settimana scorsa il processo di transizione al nuovo sistema di disinfezione dell’acquedotto con biossido di cloroNei giorni scorsi molti residenti sull’altipiano e in frazione hanno riscontrato un’alterazione del sapore dell’acqua. “Sa di cloro” è una delle frasi che si è letta nei giorni scorsi sui social network di molti cittadini. E infatti proprio la scorsa settimana Acda ha iniziato sull’acquedotto di Cuneo il processo di transizione al nuovo sistema di disinfezione con un continuo monitoraggio delle quantità di prodotto immesso in rete in modo da assicurare l’azione di sanificazione fino ai terminali della rete nelle frazioni comunali.
L’acqua distribuita nella città di Cuneo proviene da sorgenti montane poste in Valle Gesso che durante il loro percorso nel cuore delle montagne possono raccogliere dei batteri. Per garantire l’assenza di inquinamenti batteriologici e la conformità alla legge Acda utilizzava il cloro gas e l’ipoclorito di sodio. Per migliorare la qualità dell’acqua e garantirne la sanificazione l’azienda ha scelto di sostituire cloro gas e ipoclorito con il biossido di cloro perché ha un’azione più ampia su batteri, virus e altri componenti biologici ed è più efficiente nella sanificazione pur con un impiego minore di prodotto.
“L’efficacia della disinfezione si è riscontrata già con dosaggi inferiori ai precedenti, garantendo l’assenza di inquinamento batteriologico - fanno sapere dall’Azienda -. Purtroppo come ogni variazione delle condizioni di esercizio, si sono riscontrate lievi alterazioni del sapore che hanno però carattere transitorio”.
ACDA sin dalla fase di avviamento ha messo in atto procedure di controllo ed analisi per far sì che la transizione sia meno impattante, ma assicura che “tutte le segnalazioni degli Utenti vengono prese in carico e monitorate così da riuscire a ridurre al minimo il disagio che si può creare. Sono già in corso attività di lavaggio delle tubazioni per favorire un maggior ricambio dell’acqua e limitare il disagio all’utenza”.
Redazione
CUNEO cuneo - ACDA