A Cuneo spunta un altro supermercato: sorgerà in corso De Gasperi
La delibera approvata in Consiglio comunale, tra le polemiche delle opposizioni: “In quell’area ci sono già cinque centri commerciali, così la città si desertifica”La zona è quella di corso De Gasperi, nel quadrilatero tra via degli Artigiani, via Olivetti e via Cascina Colombaro. Nell’oscuro linguaggio burocratico proprio di questi progetti è definita “L2 Area API 1.3-De Gasperi”. Qui sorgerà un nuovo centro commerciale dopo il voto del Consiglio comunale di ieri sera, giovedì 27 aprile, che ha ratificato l’accordo di programma sottoscritto da Comune, Provincia e Regione.
La vicenda, ricostruita dall’assessore ai Comparti produttivi Luca Serale, parte dal 2020, con una richiesta presentata da un’impresa di costruzione di Ivrea, la Flecchia srl. Da allora si sono succeduti incontri, sopralluoghi e conferenze dei servizi, con la partecipazione anche dei sindaci dei comuni limitrofi, fino alla sottoscrizione dell’accordo. “L’area è già destinata dal nostro piano regolatore ad attività commerciali” precisa Serale, rivendicando la scelta dell’amministrazione.
Una scelta che le opposizioni contestano a partire dalla collocazione. In quel quadrato verde ai confini dell’abitato di Cuneo, in effetti, si addensano già diversi centri commerciali: dando le spalle al Provveditorato, sulla sinistra della rotonda c’è il Lidl, poco più in là l’IN’s e l’Eurospin. A destra, dal lato di via Colombaro, si staglia al fondo della strada la grande massa dell’Ipercoop, di lato l’Euronics. “C’è anche un problema di aggregazione sociale della città, che attorno al piccolo commercio aveva una sua ragione di essere. Stiamo desertificando un pezzo della nostra anima” lamenta Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni), dando voce ai timori di chi paventa un nuovo colosso della GDO “su una superficie di 67mila metri quadrati”. Ulteriore perplessità è destata dall’attività svolta in fase progettuale dallo studio tecnico dell’assessore Luca Pellegrino, già nell’occhio del ciclone per la questione Miac-Amazon: “Uno che fa il progettista - attacca l’ex primario - non può avere una grande propensione ad evitare il consumo di suolo. Non c’è nulla di strano, non è normale però che la stessa persona faccia anche l’assessore”.
Giancarlo Boselli (Indipendenti) rincara la dose: “È una scelta che impatta negativamente sul consumo del suolo e sullo sviluppo urbanistico, perché in quella zona ci sono già cinque centri commerciali. L’amministrazione avrebbe potuto esprimersi in modo contrario per difendere il piccolo commercio, ma non l’ha fatto”. Il rischio, sostiene l’ex vicesindaco, è anche quello di ritrovarsi con grandi “mall” deserti tra qualche anno: “Alcune marche importanti dei centri commerciali più conosciuti, due delle quali presenti in città, stanno proponendo piccoli supermercati di quartiere, quasi dei negozi. Si sta tornando indietro per dare un servizio ai quartieri desertificati. A Cuneo le spinte delle società, degli studi tecnici e di chi ha piani di mercato forse non si sono ancora aggiornate e diventano gli unici motivi per cui si fanno queste scelte: la politica cede al profitto e al mercato”.
Analoghe le osservazioni di Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia): “Ci preme sottolineare l’assenza totale di programmazione: arriviamo sempre in ritardo, andando a implementare nel febbraio 2021 una zona già carica di supermercati. Questo mentre i centri commerciali abbandonati nel mondo, a cominciare dagli Stati Uniti, sono tantissimi”. Franco Civallero (Forza Italia) denuncia: “Abbiamo una situazione disastrosa del commercio in città: andate a contare quanti negozi si stanno svuotando in via Roma. Succede anche nella parte alta di corso Nizza”. Ce n’è anche per il polo di Amazon a Ronchi, ormai abortito: “Sono contento che Amazon abbia venduto i capannoni e spero resti vuoto. Vi rendete conto di cosa avrebbe significato per i nostri piccoli commercianti se quel capannone fosse entrato in funzione?”.
Dal vicesindaco Serale un appello a non confondere i progetto: “Amazon di commerciale non ha nulla, è un sito produttivo. Sull’ex Auchan si sono tagliati migliaia di metri quadrati di area commerciale con la variante 31, per favorire l’insediamento di un parco tematico (il Mall of Sport, ndr). Non ritiriamo la delibera su Cascina Colombaro, c’è però la piena disponibilità a discutere il progetto sull’immobile in commissione quando sarà il momento”.
Andrea Cascioli
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