A Demonte barriere architettoniche abbattute con… dei libri in ferro battuto
L’originale realizzazione ha trovato attuazione sotto i portici di via Martiri. Sulle rampe sono incise le parole delle opere degli scrittori più importanti della storia della zona, da Nuto Revelli a Lalla RomanoLibri aperti per superare le barriere architettoniche. L’idea ha trovato attuazione sotto i portici di Demonte, in via Martiri, e l’effetto è davvero originale, seppur ben inserito nel contesto urbano. Progettata e diretta dagli architetti Alice Lusso e Dario Castellino (direzione artistica) con la collaborazione di Matteo Ravera, coordinata dal tecnico comunale Valerio Dalmasso, e realizzata dalla ditta Silvio Martini di Borgo San Dalmazzo è stata finanziata grazie a un contributo regionale inserito nel Decreto Crescita. Sui sette passaggi, realizzati in ferro battuto, sul lato sinistro dei portici, sono incise a laser le parole di opere degli scrittori più rappresentativi della storia di Demonte: Chiara Bernardo, Vera Ferrua Tosi, Donato Pelizzeri, Nuto Revelli, Silvano Taricco, Leopoldo Daziano e Lalla Romano.
L’illuminazione a led, integrata con il sistema luci già esistente rende le parole leggibili anche in orario notturno. “È stato un progetto fortemente voluto dall’Amministrazione comunale - spiega Alice Lusso dello studio Tecno di Cuneo -. A differenza della parte destra dei portici, la sinistra presentava molti dislivelli. Per la realizzazione è stato fatto un articolato lavoro di concertazione con la Sovrintendenza ai Beni Culturali perché i portici sono ‘a metà’ tra pubblico e privato. Abbiamo dovuto fare di necessità virtù, ma il lavoro valorizza l’aspetto estetico integrato”.
s.m.
DEMONTE Demonte - barriere architettoniche