A novembre nella Granda più del doppio dei morti rispetto alla media 2015-2019
Il rapporto sulla mortalità totale pubblicato dall'Istat: l'incremento in provincia di Cuneo è del 116,4 per cento. Dato drammatico: è il quarto peggiore in ItaliaL’Istat ha pubblicato oggi, mercoledì 3 febbraio, un nuovo studio sulla mortalità totale in Italia nel 2020, aggiornando i dati alla fine del mese di novembre. Il rapporto pubblicato dall’istituto nazionale di statistica permette di conoscere i decessi totali (non soltanto quelli di soggetti positivi al Covid-19, è bene specificarlo) su base regionale, provinciale e comunale, mettendoli a confronto con la media 2015-2019 e dando un’immagine concreta dell’impatto della pandemia sulla mortalità totale.
Da gennaio a novembre dello scorso anno in Piemonte sono decedute in totale 58.928 persone, con un incremento del 20,6% rispetto alla media dei cinque anni precedenti: isolando il solo mese di novembre, l'aumento è del 95,8%. Insomma, a novembre del 2020 in Piemonte sono morte sostanzialmente il doppio delle persone decedute nello stesso mese nei cinque anni precedenti.
Il dato relativo al penultimo mese dell’anno, quello in cui la seconda ondata della pandemia ha colpito in maniera più violenta, impressiona ancora di più se osservato a livello provinciale. Nella Granda in quel mese sono decedute in totale 1.244 persone, contro una media di 575 tra il 2015 e il 2019. L’incremento percentuale è del 116,4%, di gran lunga superiore a quelli registrati durante la prima ondata (+20,9% a marzo, +50,6% ad aprile). Un dato, quello della mortalità di novembre in provincia di Cuneo, che si attesta tra i peggiori a livello nazionale: incrementi peggiori solo nelle province di Aosta (+141,7%), Varese (+117,4%) e Barletta-Andria-Trani (+121,5%).
Incrementi consistenti anche spostando l’analisi su base comunale: in nessun Comune della provincia di Cuneo nel mese di novembre del 2020 si è registrato un calo dei decessi rispetto alla media 2015-2019 dello stesso mese. Dati eloquenti per le “sette sorelle”: a Cuneo l’incremento è del 112,8% (103 decessi contro una media di 48,4), ad Alba del 155,6% (68 contro 26,6), a Fossano del 136,4% (52 contro 22), a Bra del 129,7% (51 contro 22,2). Incrementi ancora maggiori a Saluzzo (+173,8%, 46 decessi nel 2020, media 16,8) e Savigliano (+176,6%, 52 decessi, media 18,8). L’unica sotto quota cento è Mondovì, con 38 decessi contro una media degli ultimi cinque anni di 22,2 (+71,2%).
Drammatici aumenti dei decessi anche negli altri centri più popolosi della nostra provincia: si supera il +400% a Caraglio (+440%, 27 decessi contro una media di 5) e Dronero (+460,6%, 37 decessi contro una media di 6,6), sopra il +200% Busca (+209,5%, 26 decessi, media 8,4), Cherasco (+203%, 20 decessi, media 6) e Racconigi (+207,7%, 24 decessi, media 7,8). A Borgo San Dalmazzo l’aumento è del 103,7% (22 morti, media 2015-2019 di 10,8), a Boves del 173,8% (23 morti, media 8,4), a Centallo del 92,3% (27 morti, media 5), a Peveragno dell’83,3% (11 morti, media 6).
Nelle prossime settimane l’Istat pubblicherà il rapporto completo sul 2020, comprensivo anche dei dati di dicembre, che permetterà di avere un quadro ancora più esaustivo sull’impatto della pandemia sulla mortalità nel nostro paese.
Andrea Dalmasso
CUNEO cuneo - Istat - coronavirus