A quasi tre mesi dalla sua scomparsa la famiglia di Andrea Costa non ha una tomba dove portare un fiore
Il caso è approdato in Consiglio comunale a Cuneo. Il sindaco Borgna: "Avviati contatti con il Ministero degli Esteri"A quasi tre mesi di distanza dall’omicidio di Andrea Costa, l’operaio della Michelin originario di Confreria ucciso lo scorso 12 settembre alle isole Canarie, la famiglia non ha ancora una tomba dove piangere la sua scomparsa. Ieri sera, lunedì 29 settembre, il caso è approdato nel Consiglio comunale di Cuneo, dove la consigliera di minoranza Silvia Cina (M5S) ha chiesto al sindaco Federico Borgna di attivarsi presso gli organi competenti per fare in modo che l’iter burocratico per il rientro della salma del 42enne subisca un’accelerazione: “Dallo scorso 10 ottobre la famiglia non ha più contatti con le autorità spagnole, ma tutto ciò che desidera è avere una tomba su cui poggiare un fiore”.
“Ho incontrato la famiglia, parlare con una mamma che ha perso in quel modo un figlio è straziante - ha spiegato il primo cittadino -. Ho avviato una serie di contatti attraverso gli organi di governo e il Ministero degli Esteri per venire a capo di questa situazione". La risoluzione della questione non si prospetta semplice:"Credo sia giusto portare a livello di conoscenza dell’opinione pubblica che i parenti stanno vivendo questa nuova tragedia - ha concluso Borgna -. Ci sono delle indagini in corso, purtroppo la giustizia non tiene conto del dolore dei familiari, ma faremo il possibile.
Le parole del sindaco hanno soddisfatto l’esponente del Movimento Cinque Stelle: “Credo queste parole siano quelle che la famiglia voleva ascoltare”.
Redazione
CUNEO Federico Borgna - Movimento Cinque stelle - Andrea Costa