A Torino è iniziato il Festival delle Regioni, Mattarella: "Colonna vertebrale del nostro Paese"
Presente anche il Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto. Il videomessaggio di Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo: "Troppi cittadini sono in difficoltà"Oggi, lunedì 2 ottobre, sono iniziati, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i due giorni di lavoro e confronto del Festival delle Regioni, che coinvolgono il Governo, i presidenti e gli assessori regionali, i portatori di interesse di rilevanza nazionale e internazionale. La mattina a Palazzo Reale la sessione plenaria con il saluto del sindaco di Torino Stefano Lo Russo e gli interventi di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, e il videomessaggio di Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo.
Il presidente Cirio ha affermato che “questo è un festival dedicato alle persone: ancora oggi oltre un terzo dei cittadini di Torino è nato in altre regioni d'Italia, e noi come Piemonte vogliamo ringraziare chi si è spostato qui alla ricerca del lavoro. Queste persone hanno contribuito in modo determinante a costruire il Piemonte. Ma dedichiamo questo festival anche ai luoghi, scegliendo per ospitarlo quelli più significativi della storia del Piemonte, che si intreccia con la storia dell'Italia. Nel Salone degli Svizzeri, dove ci troviamo, il re riceveva le delegazioni straniere, domani riapriremo il Parlamento subalpino, e poco lontano da qui c'è la cappella che custodisce la Sacra Sindone, che per noi chiude i valori in cui crediamo".
Il presidente Fedriga si è soffermato sul fatto che “l'Intesa sottoscritta un anno fa rappresenta un nuovo punto di partenza per un rinnovato impegno a proseguire nello spirito di leale collaborazione e di condivisione delle scelte che consente di superare le inevitabili contrapposizioni e di lavorare in un'ottica di sistema nell'interesse del Paese. Una collaborazione principio fondamentale della nostra Costituzione, che ha permesso di affrontare insieme l'epidemia Covid, l'energia, i profughi ucraini, nonché i recenti eventi calamitosi che hanno colpito la Romagna e le Marche e che hanno rappresentato l'ennesimo banco di prova della solidarietà tra Regioni. Il nostro obiettivo deve essere l'evoluzione di un metodo di collaborazione elevandolo a costante nelle relazioni interistituzionali ogni volta che le scelte da compiere eccedono, per dimensione o per carattere, l'ambito della singola Regione. Dobbiamo aprirci sempre di più alla società civile - ha concluso - alle grandi aziende, agli stakeholder e soprattutto alle idee e alle progettualità dei giovani, che sono il futuro del nostro Paese".
La presidente Metsola ha sostenuto che "troppi cittadini sono in difficoltà, dobbiamo mantenere le loro preoccupazioni al centro della nostra attenzione: questo è il momento di restare uniti per dimostrare che i valori europei sono più forti di quello che ci può dividere".
Il ministro Fitto ha dichiarato che “il governo punta a rimodulare il Pnrr e a raggiungere gli obiettivi della quinta rata entro dicembre. La terza rata ha completato il suo iter e nei prossimi giorni sarà materialmente erogata e quindi incassata dall'Italia. Sulla quarta rata noi abbiamo compiuto la scelta di anticipare la rimodulazione cambiando 11 obiettivi su 28 e la Commissione Europea e il Consiglio l’hanno approvata. Poi ci sono altri due fronti importanti - ha aggiunto - la rimodulazione complessiva del piano, sul quale siamo in un confronto costante con la Commissione e speriamo di chiudere anche questo entro l'anno, e nel frattempo al 31 dicembre contiamo di raggiungere gli obiettivi della quinta rata”.
Ha poi preso la parola il presidente Mattarella: "Vorrei sottolineare come qui a Torino, una città che parla della storia d'Italia, si stia dando un messaggio di grande significato: di unità, di dialogo con il Paese per il futuro dell'Italia. È questa un'occasione per bilanciare questo messaggio di unità con l'Unione Europea, ambito sempre più fondamentale per il futuro del nostro Paese". Il Capo dello Stato ha poi ricordato che "la nostra Costituzione si ispira al valore principio e al lavoro dell'Autonomia, dove la Repubblica è una è indivisibile ma già all'articolo 5 riconosce e promuove le autonomie e sottolinea quindi l'esigenza di collaborazione". puntualizzato che "le Regioni sono la colonna vertebrale del nostro Paese, un Paese di grande ricchezza e con numerosi problemi che vanno colmati" e che “il Vajont continua a dare una lezione terribile ed indimenticabile di quanto sia importante la tutela del territorio".
Poi due tavole rotonde sulle grandi infrastrutture motore del Paese e sulle grandi manifestazioni internazionali.
Nel pomeriggio all’Archivio di Stato si svolgono i tavoli di lavoro sulle proposte delle Regioni e viene presentato e discusso il primo Rapporto IPSOS “L’Italia delle Regioni: rapporto sullo stato del Paese e la sua percezione” in termini di infrastrutture, sviluppo e prospettive future. Il documento vuole fornire una visione dettagliata dei progressi compiuti per comprendere le sfide e le opportunità che il Paese dovrà saper cogliere da qui in avanti.
Co-protagonisti dei tavoli di lavoro cinque giovani under 30 selezionati attraverso la call for ideas “I Giovani costruiscono il futuro delle Regioni”, che la Conferenza ha voluto fortemente per ascoltare la voce delle giovani generazioni sui temi di rilevanza regionale e selezionati tramite un concorso.
c.s.
CUNEO Torino