'Abbiamo fatto un passo importante, ne dobbiamo fare altri'
Davanti ad una folta platea di imprenditori, Stefano Franchi ha illustrato il nuovo CCCNL Meccanici ad un anno dalla sua entrata in vigore
L’introduzione del nuovo CCNL Meccanici avvenuta poco più di un anno fa si può considerare un vero e proprio punto di svolta. Su questa considerazione condivisa si sono confrontati a Cuneo martedì 6 marzo nella Sala Ferrero degli industriali cuneesi, il direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi, il presidente della sezione Meccanica di Confindustria Cuneo, Marco Costamagna, con una folta rappresentanza di aziende della sezione, che conta un totale di 252 imprese associate per circa 15 mila dipendenti.
Ad un anno dall’entrata in vigore, il nuovo CCNL è stato oggetto di un’attenta analisi dei relatori che ne hanno messo in luce soprattutto le positive differenze rispetto al precedente. “Il nuovo contratto ha rappresentato un cambiamento epocale nel sistema delle relazioni industriali – ha affermato in apertura dei lavori Marco Costamagna -. Prima le novità contrattuali erano principalmente un’applicazione amministrativa. Ora, grazie all’introduzione di molti elementi innovativi, siamo chiamati ad una vera e propria gestione, applicando i contenuti del contratto personalizzandoli in base alle esigenze di ogni singola azienda. Questo incontro ha dato l’occasione per fare il punto della situazione con le aziende cuneesi anche per confrontarsi sull’applicazione del CCNL in questi primi 12 mesi”. Ma qual è stata la vera chiave di volta di questo nuovo contratto? La necessità di portare un cambiamento culturale nell’approccio al lavoro e nel rapporto azienda-lavoratore, concetti ben ripresi nel proprio intervento dal direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi, che ha dichiarato: “Non dobbiamo limitarci a ‘fare’ quello che sta scritto nella lettera del contratto ma dobbiamo ‘fare bene’ cogliendo lo spirito del contratto stesso. Quindi, ad esempio, introdurre flexible benefits personalizzati e non uguali per tutti, una formazione non fine a se stessa ma finalizzata, mirata. Sono stati introdotti importanti strumenti che se utilizzati nel modo migliore possono consentirci di passare da un concetto di costo a quello di investimento, aumentando la motivazione, il senso di appartenenza, le competenze, le conoscenze dei lavoratori con possibili ricadute positive sulla produttività. In una visione più ampia del lavoro in fabbrica il cambio di paradigma, il salto culturale deve tradursi nel passaggio dall”’amministrazione” del personale alla ”gestione” delle risorse umane”. “Una nuova sfida – ha concluso Franchi – che richiede non solo nuove norme, come quelle introdotte dal nostro contratto, ma anche una nuova cultura e una nuova organizzazione. Abbiamo fatto un passo importante, ne dobbiamo fare altri. Noi siamo pronti e continueremo su questa strada con convinzione, passione e grande determinazione”.
Del positivo impatto del nuovo CCNL sulle aziende cuneesi ha parlato Alessandro Fantino, dell’ufficio Sindacale di Confindustria Cuneo che ha messo in luce come le aziende cuneesi hanno risposto alle nuove possibilità offerte dal contratto: “Nel campo dei flexible benefits, uno degli istituti di welfare previsti dal CCNL, la maggior parte delle imprese ha, sino ad ora, riconosciuto buoni carburante e acquisto ai propri lavoratori, ma l’obiettivo, in futuro, è quello di una maggiore personalizzazione attraverso l’offerta di opzioni con finalità sociali”.
“Come territoriale – conclude Fantino – Confindustria Cuneo ha fatto e sta facendo molto lavoro in tal senso, con le convenzioni con i fornitori di piattaforme di welfare, convegni, workshop, informativa capillare, contrattazioni di secondo livello. Il tutto mirato alla conoscenza dell’intero sistema welfare. Questo lavoro porterà dei risultati e farà sì che i flexible benefits rappresentino sempre più un canale di utilizzo del welfare aziendale”.
Significativi i dati sulla contrattazione di secondo livello in generale, che nel Cuneese, nel 2017, si è raddoppiata rispetto al 2016 e quadruplicata rispetto al 2015, un segno di come in provincia di Cuneo aziende e lavoratori stiano davvero facendo ‘bene insieme’. Rimarcati, inoltre, l’impatto positivo della formazione con importanti coinvolgimenti dei lavoratori nei relativi percorsi e la grande attenzione da parte degli stessi all’istituto della previdenza complementare. L’incontro si è concluso con l’intervento di Giancarlo Duvina, amministratore delegato e direttore generale della Fond Stamp di Crava che ha illustrato l’applicazione pratica, con soddisfacenti risultati, del nuovo sistema di relazioni industriali previsto dal CCNL nella sua azienda.
Ad un anno dall’entrata in vigore, il nuovo CCNL è stato oggetto di un’attenta analisi dei relatori che ne hanno messo in luce soprattutto le positive differenze rispetto al precedente. “Il nuovo contratto ha rappresentato un cambiamento epocale nel sistema delle relazioni industriali – ha affermato in apertura dei lavori Marco Costamagna -. Prima le novità contrattuali erano principalmente un’applicazione amministrativa. Ora, grazie all’introduzione di molti elementi innovativi, siamo chiamati ad una vera e propria gestione, applicando i contenuti del contratto personalizzandoli in base alle esigenze di ogni singola azienda. Questo incontro ha dato l’occasione per fare il punto della situazione con le aziende cuneesi anche per confrontarsi sull’applicazione del CCNL in questi primi 12 mesi”. Ma qual è stata la vera chiave di volta di questo nuovo contratto? La necessità di portare un cambiamento culturale nell’approccio al lavoro e nel rapporto azienda-lavoratore, concetti ben ripresi nel proprio intervento dal direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi, che ha dichiarato: “Non dobbiamo limitarci a ‘fare’ quello che sta scritto nella lettera del contratto ma dobbiamo ‘fare bene’ cogliendo lo spirito del contratto stesso. Quindi, ad esempio, introdurre flexible benefits personalizzati e non uguali per tutti, una formazione non fine a se stessa ma finalizzata, mirata. Sono stati introdotti importanti strumenti che se utilizzati nel modo migliore possono consentirci di passare da un concetto di costo a quello di investimento, aumentando la motivazione, il senso di appartenenza, le competenze, le conoscenze dei lavoratori con possibili ricadute positive sulla produttività. In una visione più ampia del lavoro in fabbrica il cambio di paradigma, il salto culturale deve tradursi nel passaggio dall”’amministrazione” del personale alla ”gestione” delle risorse umane”. “Una nuova sfida – ha concluso Franchi – che richiede non solo nuove norme, come quelle introdotte dal nostro contratto, ma anche una nuova cultura e una nuova organizzazione. Abbiamo fatto un passo importante, ne dobbiamo fare altri. Noi siamo pronti e continueremo su questa strada con convinzione, passione e grande determinazione”.
Del positivo impatto del nuovo CCNL sulle aziende cuneesi ha parlato Alessandro Fantino, dell’ufficio Sindacale di Confindustria Cuneo che ha messo in luce come le aziende cuneesi hanno risposto alle nuove possibilità offerte dal contratto: “Nel campo dei flexible benefits, uno degli istituti di welfare previsti dal CCNL, la maggior parte delle imprese ha, sino ad ora, riconosciuto buoni carburante e acquisto ai propri lavoratori, ma l’obiettivo, in futuro, è quello di una maggiore personalizzazione attraverso l’offerta di opzioni con finalità sociali”.
“Come territoriale – conclude Fantino – Confindustria Cuneo ha fatto e sta facendo molto lavoro in tal senso, con le convenzioni con i fornitori di piattaforme di welfare, convegni, workshop, informativa capillare, contrattazioni di secondo livello. Il tutto mirato alla conoscenza dell’intero sistema welfare. Questo lavoro porterà dei risultati e farà sì che i flexible benefits rappresentino sempre più un canale di utilizzo del welfare aziendale”.
Significativi i dati sulla contrattazione di secondo livello in generale, che nel Cuneese, nel 2017, si è raddoppiata rispetto al 2016 e quadruplicata rispetto al 2015, un segno di come in provincia di Cuneo aziende e lavoratori stiano davvero facendo ‘bene insieme’. Rimarcati, inoltre, l’impatto positivo della formazione con importanti coinvolgimenti dei lavoratori nei relativi percorsi e la grande attenzione da parte degli stessi all’istituto della previdenza complementare. L’incontro si è concluso con l’intervento di Giancarlo Duvina, amministratore delegato e direttore generale della Fond Stamp di Crava che ha illustrato l’applicazione pratica, con soddisfacenti risultati, del nuovo sistema di relazioni industriali previsto dal CCNL nella sua azienda.
c.s.
CUNEO cuneo - CCNL Meccanici - Sala Ferrero - Marco Costamagna - Stefano Franchi