‘Aboliamo il numero minimo di alunni per le scuole nelle aree marginali’
La proposta di legge presentata da Monica Ciaburro (Fratelli d’Italia) punta a salvaguardare i presidi scolastici nei centri montani, collinari e delle isoleUna proposta di legge per contrastare lo spopolamento di tutte le aree marginali quali le realtà montane, collinari e le piccole isole, nonché per difendere la specificità geografica dei comuni abitati da minoranze linguistiche. L’iniziativa viene da Fratelli d’Italia e vede come prima firmataria la deputata e sindaco di Argentera Monica Ciaburro.
All’interno di un più ampio progetto pubblico di salvaguardia nel paesaggio, dell’ambiente e della cultura, si chiedono modifiche sostanziali alle norme contenute nel D.P.R. n.28/2009 (“Norme per la riorganizzazione della rete scolastica ed il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane nella scuola”) ai sensi dell’art.64 comma 4 del Decreto Legge 25 giugno 2008 n.112.
Questo provvedimento prevedeva una disciplina specifica per le aree marginali: con la proposta di legge, presentata in sinergia con quella che al Senato sta promuovendo Patrizio La Pietra, si chiede di eliminare il numero minimo degli alunni per la costituzione delle classi nei comuni geograficamente più ‘penalizzati’.
“Il Covid-19 ci ha dimostrato che l’abitare in quelle che erroneamente vengono definite le aree marginali della nostra nazione è il modo più salubre per difendere la nostra salute” osserva in proposito l’onorevole Ciaburro, che argomenta: “Con il buon senso che da sempre Fratelli d’Italia dimostra, si può sostenere la vera difesa di tutto il territorio della nostra Patria e implementare i servizi alla persona affinché i nostri meravigliosi borghi non debbano vivere lo spopolamento ma tornare ad essere luoghi fantastici nei quali far crescere i nostri figli”.
Redazione
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