"Accogliere e aiutare chi fugge dall'Afghanistan è un dovere che ci viene dalla fede"
L'appello dell'Arcivescovo di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia: "So di poter contare sulla risposta pronta e generosa di comunità e famiglie""Accogliere e aiutare chi fugge dall'Afghanistan è un dovere che ci viene dalla fede". A lanciare l'appello l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, che invita a "dare stabilità e qualità all'accoglienza". Le sue parole sono state riportate dall'Ansa. "Oso rivolgere ancora questo appello - dice - perché so di poter contare sulla risposta pronta e generosa di comunità e famiglie. Per noi credenti non si tratta solamente di collaborare a una azione umanitaria, ma di mettere in pratica quel richiamo all'accoglienza e al servizio del prossimo che ci vengono direttamente dall'adesione al Vangelo di Gesù Cristo". Nosiglia chiede dunque alla comunità "un ulteriore sforzo per mettere a disposizione di questi fratelli qualche opportunità di accoglienza abitativa e di primo accompagnamento ai bisogni personali. Comunità parrocchiali, fraternità religiose, gruppi di famiglie o gruppi di impegno religioso valutino come sia loro possibile accogliere una o più persone tra questi nuovi ospiti, in locali comunitari o privati; attraverso il sostegno delle Caritas Parrocchiali e dei gruppi di volontariato provino ad ipotizzare una strategia operativa locale per ben gestire questo segno di prossimità e per animare adeguatamente tutta la comunità e il territorio. La nostra disponibilità non è supplenza ma si integra nel percorso che Prefetture ed Enti Locali stanno costruendo e con essi le azioni saranno coordinate e definite".
Redazione
CUNEO monsignor nosiglia