Accordo UE-Canada: le troppe criticità presentate al Presidente del Senato
Coldiretti, rappresentanti del mondo sindacale e della società civile hanno incontrano il presidente Pietro Grasso, che condivide l’appello ad approfondire l’esame sul trattato commerciale CETALe diffuse preoccupazioni sugli impatti economici e sociali del CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), l’accordo commerciale tra Unione Europea e Canada che il Senato italiano dovrebbe sottoporre a ratifica il 22 giugno, sono state presentate in un incontro con il presidente del Senato Piero Grasso.
Coldiretti, rappresentata dal presidente nazionale Roberto Moncalvo ha sottolineato la necessità di analizzare più a fondo i potenziali effetti del trattato sull’ordinamento democratico, l'uguaglianza di fronte alla legge, l’occupazione, il settore agricolo e agroalimentare, i diritti dei consumatori e dei lavoratori, il settore dei servizi, il principio di precauzione, la salute e l’ambiente. In particolare, si è evidenziata l'opportunità di attendere il pronunciamento della Corte Costituzionale francese, alle prese con un ricorso firmato da 106 Parlamentari, sui possibili vizi di incostituzionalità dell’accordo, che potrebbe minare l’esercizio della sovranità nazionale, violare il principio di precauzione, l’indipendenza e l’imparzialità dei giudici e il principio di uguaglianza davanti alla legge.
Non solo, ma l’urgenza di un voto di ratifica tanto ravvicinato viene a cadere di fronte al fatto che in Canada nulla verrà deciso fino al prossimo autunno. L’assemblea legislativa del Quebec, infatti, ha terminato le sue sessioni deliberative e non tornerà a riunirsi prima di settembre. Per questa ragione, rimane incompiuta l’approvazione della legge sull’implementazione provvisoria del CETA, che dunque non potrà entrare completamente in vigore per i prossimi tre mesi.
L’incontro ha offerto l’occasione per consegnare al Presidente Grasso il documento “Alla ricerca di un commercio libero e giusto (free and fair)”, firmato da Coldiretti e da numerose Associazioni ed Organizzazioni dei lavoratori.
“L’accordo di libero scambio con il Canada non solo legalizza la pirateria alimentare, accordando il via libera alle imitazioni canadesi dei nostri prodotti più tipici, dal Parmesan al Prosciutto di Parma, ma spalanca le porte all’invasione di grano duro trattato in preraccolta con il glifosato vietato in Italia e a ingenti quantitativi di carne a dazio zero.” È quanto ha affermato il vicepresidente della Coldiretti Nazionale Ettore Prandini all’audizione al Senato.
“Consideriamo molto positivi sia l’incontro con il presidente del Senato Grasso che l’audizione parlamentare nei quali è stato annunciato l’impegno ad un esame attento e scrupoloso delle norme contenute nell’accordo. – dichiarano Delia Revelli e Tino Arosio, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo – L’attenzione ricevuta pone in evidenza l’importanza strategica degli accordi commerciali. Coldiretti in quanto forza sociale ha posto in rilievo il loro impatto sull'ambiente, sull'economia agroalimentare e sui cittadini.”
c.s.
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