"Accorpamenti Atc: a farne le spese sono sempre i cacciatori"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dalla segreteria provinciale dell'Associazione Nazionale Libera CacciaRiceviamo e pubblichiamo.
Ebbene dopo anni di richieste da parte di questa Associazione si era riusciti nel periodo dell’accorpamento dei Comitati di Gestione degli ATC a dare finalmente la possibilità al cacciatore di poter ritirare in una volta sola il tesserino già bollato e su questo si era anche espressa la stessa Regione Piemonte riconoscendo piena autonomia gestionale da parte degli ATC.
Su un sistema consolidato per 4 anni, con il ritorno al passato (Comitati di Gestione divisi) tale situazione è stata eliminata: PERCHÈ? Un semplice accordo tra gli ATC avrebbe permesso di garantire un servizio ai cacciatori ammessi in entrambi gli ATC senza che gli stessi dovessero pellegrinare per la Provincia. La fortuna vuole che l’ATC CN2 e ATC CN3 abbiamo la sede nella medesima località e un accordo tra i presidenti ha permesso di mantenere tale servizio ma, questo PURTROPPO non vale invece per l’ATC CN4 e ATC CN5 dove seppur le cariche attuali erano nel passato Presidente e Vicepresidente, NON HANNO mantenuto questa possibilità vantaggiosa.
Vantaggio per i cacciatori che in una sola volta avrebbero ritirato il tesserino bollato anche per l’altro ATC. Vantaggio di evitare di viaggiare su e giù per la provincia naturalmente a proprie spese e di fare code agli sportelli dell’altro ATC. Ma il vantaggio c’era anche per gli ATC: nessuna coda per il ritiro nei propri uffici, bollatura fatta dallo stesso ATC visionando semplicemente l’anagrafe venatoria regionale, il tutto con la modica spesa di € 5,00 (il costo di un timbro che per altro era già stato comprato). Vantaggio inoltre di evitare aperture straordinarie o il pagamento di quote straordinari ai dipendenti con contestuali soldi risparmiati da destinarsi a progetti utili ai cacciatori (per esempio maggiori immissioni di selvaggina).
Vantaggio di poter smaltire il lavoro verso cacciatori ammessi in entrambi gli ATC. Tutto questo è avvenuto nel silenzio più totale: solo oggi all’inizio dell’attività venatoria si viene a conoscenza della situazione, il tutto deciso o non deciso, con contestuale aggravio nei confronti dei cacciatori.
CERTAMENTE IL MALUMORE NON PUÒ CHE ESSERE CONDIVISO DA QUESTA ASSOCIAZIONE NEI CONFRONTI DEI PROPRI ASSOCIATI E SOPRATTUTTO VERSO LA
SEMPLIFICAZIONE A CUI VIENE CHIAMATO IL CACCIATORE DOVE QUI IN PROVINCIA DI CUNEO NON È POSSIBILE! MA PERCHÈ? MA SOPRATTUTTO PERCHÈ NON MANTENERE UN SISTEMA GIA’ ASSODATO CHE FUNZIONAVA?
Con malumore.
Associazione Nazionale Libera Caccia
Segreteria Provinciale Cuneo
c.s.
CUNEO anlc