Ad aprile 24mila assunzioni programmate nelle imprese piemontesi
Il 74,1% delle entrate riguarderà lavoratori dipendenti. Le aziende segnalano difficoltà a reperire i profili: nel 29% dei casi pesa la mancanza di candidatiSono circa 24.060 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per aprile 2022; nell'area del Nord Ovest saranno 108.800 e complessivamente in Italia circa 368.000. Confrontando le previsioni regionali di entrata di aprile 2022 con quello di aprile 2021 emerge un lieve aumento di circa 270 unità. Allargando l’orizzonte temporale al trimestre aprile-giugno 2022 l’entità delle entrate programmate sale a 83.820, 10.240 assunzioni in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Questi sono alcuni dei dati, contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che evidenziano come nel mese di aprile 2022 tenga ancora la domanda di lavoro anche se l’impatto sullo scenario macroeconomico della crisi in Ucraina e la significativa crescita dei costi energetici e delle materie prime cominciano a produrre i primi effetti soprattutto sulle imprese manifatturiere.
Il 74,1% delle entrate delle aziende piemontesi riguarderà lavoratori dipendenti, il 18,0% lavoratori somministrati, l’1,3% collaboratori e il 6,6% altri lavoratori non alle dipendenze. La domanda di lavoro è trainata dai contratti a tempo determinato con il 61% delle entrate programmate, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 27% dei casi e dai contratti di apprendistato con il 10%. Pesano, infine, il 3% gli altri contratti. Delle 24.060 entrate previste in Piemonte nel mese di aprile 2022 il 17% è costituito da laureati, il 29% da diplomati; le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 20% e il 33%.
A livello settoriale sono sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 16.380 entrate, il 68,1% del totale (1.460 unità in più rispetto a quanto previsto ad aprile 2021). L’industria prevede 7.680 entrate, generando circa il 31,9% della domanda totale del mese e segnando però un calo di 1.190 entrate rispetto ad aprile 2021. Nel dettaglio 5.680 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 2.000 quello edile. Tra i servizi si rileva un forte interessamento del comparto dei servizi alle persone 12.360 entrate previste nel trimestre in esame, pari al 14,7% delle 83.820 entrate complessive del periodo aprile-giugno 2022, dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici (12.100 entrate) e del commercio con 10.460 assunzioni (12,5% del totale).
Il 24% delle entrate previste ad aprile 2022 nella nostra regione sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, il 22% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e conduttori di impianti genereranno il 31% delle entrate e solo il 9% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 14% delle assunzioni del mese. Per una quota pari al 31,8% le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni; percentuale che sale al 41,5 % per l’area commerciale e della vendita e scende al 23,4% per l’area amministrativa. Per il 66% delle entrate viene, inoltre, richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Il 26% delle entrate applicherà soluzioni creative e innovative e il 13% coordinerà altre persone.
A livello di area di funzionamento il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione servizio (47,6%), seguita dall’area commerciale e vendita (14,9%) e da quella tecnica e di progettazione (14,3%), che - come nei mesi precedenti - riscontra la maggior difficoltà di reperimento delle figure richieste (6 imprese su 10). L’area della logistica pesa il 12,9%, mentre l’area amministrativa e finanziaria e l’area direzionale generano rispettivamente una quota pari al 5,6% e al 4,6% delle assunzioni previste.
Ad aprile la difficoltà delle imprese a reperire i profili ricercati riguarda il 45% delle entrate previste, dato in aumento di circa 2 punti rispetto al mese precedente e superiore alla media nazionale (40%). La mancanza di candidati è la motivazione prevalentemente segnalata dalle imprese (29%), seguita dall’inadeguata preparazione dei candidati (13%). Le professioni più difficili da reperire in regione ad aprile 2022 sono: Dirigenti e Direttori (76 aziende su 100), con sole 70 posizioni ricercate, Conduttori di mezzi di trasporto (66 aziende su 100), Operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori, con 64 aziende su 100 che dichiarano di aver difficoltà a trovare tali professionalità, e farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita (64 aziende su 100).
c.s.
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