Adinolfi contro il gay pride di Cuneo: “Davvero ce n’è bisogno?”
Il leader del Popolo della Famiglia critica la manifestazione prevista per oggi: “Completamente fuori luogo. Sono battaglie superate e in parte già vinte”Oggi, sabato 4 giugno, è in programma il primo gay pride a Cuneo. Una manifestazione che si sarebbe dovuta svolgere già tre anni fa ma che venne poi annullata - al pari di tutti gli altri eventi pubblici - a causa del Covid.
In queste ore non si registra solo l’appello di chi, come i militanti del Partito Democratico, invitano ad aderire tutti i candidati sindaco, ma anche la voce contraria di Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia. Il giornalista romano, ex leader dell’ala “teo dem” del Pd (tra i ranghi del quale fu anche eletto deputato), prende di petto la manifestazione con un appello in video agli elettori cuneesi: “Davvero avevate bisogno il 4 giugno di un gay pride? Non pensate sia completamente fuori luogo?”.
“Ormai quelle battaglie sono superate, alcune già vinte - spiega l’opinionista cattolico -. Quali sono le altre, l’utero in affitto e il matrimonio gay? Sono istituti alieni all’ordinamento giuridico italiano”. Il video messaggio stigmatizza “contrapposizioni e riti per certi versi tribali” e invita per contro a “sostenere i bisogni reali della popolazione e delle famiglie”. Il Popolo della Famiglia a Cuneo è presente con una sua lista alle amministrative del 12 giugno, in sostegno al candidato sindaco Beppe Lauria che Adinolfi ha menzionato nel suo appello.
a.c.
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