Agricoltura, posticipate a marzo le scadenze dei bandi per le reti antigrandine e gli impianti anti gelo
L'assessore Protopapa: “Più tempo ai nostri agricoltori che richiedono contributi per interventi di prevenzione dai danni causati dal maltempo”L’Assessorato all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte ha posticipato al 15 marzo 2022 la scadenza dei due bandi relativi alla misura 5.1.2 del Programma di sviluppo rurale 2021-2022 per interventi di prevenzione dai danni causati dal maltempo alle colture, per i quali la Regione ha assegnato uno stanziamento complessivo di 4,5 milioni di euro.
Nello specifico si tratta del bando da 3 milioni di euro per impianti di protezione da reti antigrandine, che prevede un sostegno pari al 50% del costo dell'investimento ammissibile per ciascun impianto di protezione. Altra nota importante riguarda la tempistica di realizzazione degli interventi, il cui termine per la conclusione e rendicontazione è stata fissata al 30 aprile 2023.
Il bando è pubblicato sul sito della Regione Piemonte a questo link.
L’altro bando, da 1,5 milioni di euro, è rivolto all’acquisto e messa in opera di ventilatori e/o bruciatori con funzione antibrina, finalizzati a prevenire i danni connessi alle gelate.
Il sostegno è pari al 50% del costo dell'investimento ammissibile per ciascun impianto di protezione. Il bando è pubblicato a questo link.
“Abbiamo prolungato la scadenza dei bandi fino alla primavera del 2022 per dare più tempo ai nostri agricoltori che intendono richiedere contributi per gli impianti di prevenzione dai danni causati dal maltempo. Quest’anno l’intero comparto agricolo, in tutto il territorio piemontese, ha subito gravi danni causati delle avversità atmosferiche, in particolare sono state colpite le produzioni dei settori ortofrutticolo, vitivinicolo, corilico e cerealicolo da gelate anomale e da ingenti grandinate. Fenomeni meteorologici che potrebbero ripetersi a causa del cambiamento climatico”, sottolinea l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa.
Redazione
CUNEO agricoltura