Al 'Ligure' di Cuneo quattro persone in isolamento: il progetto in sinergia con Asl e 'Santa Croce'
La struttura offre ospitalità a chi non ha un posto in cui trascorrere la quarantena e non necessita di cure ospedaliere. Gli ospiti non hanno contatti con l'esternoMartedì 14 aprile ha preso avvio a Cuneo il progetto "C'è un posto per... #IoNonPossoRestareaCasaMia", finalizzato a dare ospitalità alle persone che devono svolgere un periodo di quarantena o isolamento fiduciario, senza bisogno di ospedalizzazione, e non lo possono fare a casa loro perché non sussistono adeguate condizioni. In linea con quanto condiviso e sostenuto da molti eminenti infettivologi a livello nazionale, è stata valutata l’opportunità di far svolgere la quarantena in alberghi appositamente predisposti, dove ospitare pazienti che non richiedono un’assistenza ospedaliera. Il progetto, che si svolge presso l’Hotel Ligure di Cuneo, unica struttura ad aver dato la sua disponibilità alla ricerca effettuata sul territorio da parte di Confcommercio Cuneo, è promosso dal Comune di Cuneo e dal Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, in collaborazione e sinergia con Confcommercio Cuneo, ASL CN1 e ASO Santa Croce e Carle. Nella prima settimana il progetto ha accolto quattro persone.
Agli ospiti, in linea con quanto previsto dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl, viene garantita una camera singola con bagno privato, dove rimangono per tutto il periodo, senza circolare nella struttura né uscire in strada. Il loro contatto con l’esterno avviene esclusivamente attraverso gli operatori incaricati del progetto che, dotati di tutti i necessari dispositivi di protezione individuali, consegnano loro i pasti (confezionati in monoporzioni sigillate fuori dalla struttura alberghiera), rilevano quotidianamente la temperatura corporea e provvedono ad eventuali altre necessità.
L’iniziativa è resa possibile dal contributo di complessivi 55 mila euro che la Fondazione CRC ha deliberato a favore del Consorzio e del Comune di Cuneo nell’ambito del Bando Emergenza per il sociale: queste risorse serviranno a coprire i costi per i pasti, le pulizie, i cambi biancheria, la sanificazione, gli operatori che intervengono con i necessari DPI e al rimborso della struttura alberghiera per la disponibilità delle camere. Il Consorzio assicura con proprio personale il coordinamento e il supporto psicologico dove necessario. Agli ospiti che ne avranno la possibilità, verrà richiesta una compartecipazione sui costi dei pasti.
c.s.
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