Al 'Virgilio-Donadio' gli studenti chiedono un distributore di preservativi a scuola
La richiesta, che fu bocciata lo scorso anno, sarà nuovamente presentata al Consiglio d'IstitutoIl Comitato studentesco dell’Istituto agrario di Cuneo (“Virginio – Donadio”) all’unanimità ha approvato, nella scorsa seduta, di richiedere al Consiglio di Istituto l’installazione di un distributore di profilattici con prezzi calmierati all’interno dei servizi igienici dell’edificio.
Lo scorso anno scolastico la stessa proposta venne respinta a larga maggioranza dal Consiglio precedentemente in carica. La bocciatura venne motivata dalla presenza di distributori automatici a poca distanza dall’istituto, tuttavia i rappresentanti degli studenti sostengono che il vero obiettivo della richiesta è quello di rendere più accessibile il preservativo per gli allievi.
Filippo Blengino, Rappresentante degli studenti al Consiglio di Istituto, commenta: “È evidente che lo scorso anno scolastico la proposta venne bocciata per mancanza di coraggio. La scuola italiana ha la brutta abitudine di essere poco audace. Spesso si preferisce sottostare a muri ideologici e di tabù. Questa paura è la stessa che però uccide dei giovani che, a causa della mancanza di un piano di informazione sessuale, alcune volte vanno in contro a terribili malattie. Sarebbe utile dare il via ad una discussione seria, obiettiva e che si basa sulla realtà. Secondo la LILA (lega italiana lotta AIDS), installare un distributore di profilattici a scuola significa rendere il preservativo più accessibile per i giovani che hanno rapporti sessuali. Non vuol dire indurre le ragazze ed i ragazzi a fare sesso, bensì a farlo in modo sicuro. La Giunta esecutiva dovrà inserire all’ordine del giorno della prossima seduta la nostra proposta, e mi auguro che la decisione, qualunque sia, non si lasci condizionare dal tabù. Il Cencis ci dice che, in media, il primo rapporto sessuale si consuma ai 17 anni di età. L’istruzione, anche in adempimento al principio costituzionale della salute di interesse collettivo, ha il dovere di pensare alla nostra salute, e di agire. Alcune scuole italiane e moltissime scuole europee hanno già installato il distributore automatico. Così facendo si inducono i giovani ad avere rapporti sessuali sicuri e si mette loro a disposizione lo strumento, reso effettivamente più accessibile per il basso costo dettato dai prezzi calmierati, e perché si garantirebbe più “riservatezza” nell’acquistare il condom nei servizi igienici scolastici, sconfiggendo la vergogna che in molti giovani purtroppo esiste nel dover acquistare un profilattico in pubblico”.
Parte anche una petizione online, avviata dal rappresentante, sottoscrivibile su Change.org, in sostegno alla proposta che, se venisse approvata dal Consiglio di Istituto, farebbe installare all’interno del “Virginio – Donadio” dei distributori automatici di preservativi.
Conclude Blengino: “Mi appello, anche e soprattutto grazie ai giornali, alla Dirigente scolastica, ai docenti ed ai genitori degli studenti frequentanti la scuola. E mi appello a tutti i membri del Consiglio di Istituto. È una proposta seria e dettata dal buon senso. Diamo un forte segnale, che potrebbe diventare d’esempio per altri Istituti. Combattiamo concretamente, insieme, le malattie trasmissibili sessualmente. Basta con le scuse dettate dalla paura di ricevere chiamate telefoniche di protesta, e basta con l’essere complici del fare poco o nulla. L’AIDS uccide uomini e, soprattutto, donne. Un nuovo contagio ogni due minuti, secondo l’Unicef. Bene i progetti attivati sull’educazione sessuale, ma insufficienti se non si concretizzano in qualcosa di effettivamente utile. Vi sembra normale che uno studente, ossia io, sia stato sanzionato, lo scorso anno scolastico, per aver distribuito profilattici all’interno dell’edificio? Non parliamo di droga, ma di uno strumento preventivo. Ed ai genitori che si lamentano nel vedere il proprio figlio tornare a casa con un profilattico rispondo che è meglio vederlo arrivare con un preservativo, che potrebbe essere spunto di una discussione sul tema, che con una gravidanza indesiderata o una malattia. Basta paura. Lasciando da parte idee e parti politiche, è un qualcosa che serve. Sostenere questa proposta significa fare un piccolo gesto che per molti potrebbe rivelarsi utilissimo. Noi non molliamo”.
c.s.
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