Allarme export, Coldiretti Cuneo: ''Grave stop della Cina alla carne suina made in Italy''
''Accusa paradossale con il pretesto del contagio da Covid, che grava ingiustamente sul comparto suinicolo cuneese''"È grave il blocco delle esportazioni di carne suina italiana attuato dalla Cina con il pretesto dei rischi per il contagio da Covid a pochi giorni dalla firma dell’accordo sugli investimenti tra Cina e Unione europea giustificato dall’obiettivo di favorire un maggiore accesso al mercato secondo lo stesso Presidente cinese Xi Jinping". Coldiretti commenta così i rilievi in dogana effettuati in Cina su due container di carne congelata e cartonata perché ritenuta rischiosa per la diffusione del Covid. Le Autorità cinesi minacciano ora di impedire l’ingresso di carne di suino italiana nel Gigante asiatico e di distruggere tutta la merce congelata arrivata in container al porto di Yantian e ora bloccata presso la dogana interna di Dong Guan.
“Si tratta di un’accusa paradossale e palesemente infondata che viene da un Paese sul quale pesa peraltro l’ombra dell’omertà sulla pandemia e che, però, rischia di colpire il comparto suinicolo cuneese, già gravato dalla crisi generata dalla pandemia” rimarca il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo.
“Un grave danno per il nostro agroalimentare che ha investito sulle prospettive di crescita delle esportazioni sul mercato asiatico. Per questo è urgente che intervengano le Autorità nazionali e comunitarie per fermare una pretestuosa guerra commerciale dagli esiti preoccupanti” chiede il direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu.
"Ne va del futuro di un comparto che in Provincia di Cuneo – ricorda Coldiretti – conta 800 aziende suinicole e quasi 900.000 capi, destinati soprattutto ai circuiti tutelati delle principali DOP italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale".
Redazione
CUNEO Coldiretti Cuneo - Roberto Moncalvo - fabiano porcu