Alpi del Mediterraneo patrimonio UNESCO: comunicata ufficialmente la volontà di rivedere il dossier
La candidatura era stata ritirata lo scorso giugno per evitare una bocciatura che sarebbe stata senza appello, ma ora Italia, Francia e Monaco ci riproverannoIl dossier di candidatura delle Alpi del Mediterraneo trasmesso all’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) non ha superato l’esame degli esperti, che hanno evidenziato in particolare quale elemento di debolezza una non chiara definizione del Valore Universale del Bene. Lo scorso giugno i tre Stati coinvolti nella candidatura (Italia, Francia, Monaco) hanno deciso di non correre il rischio di una bocciatura, che sarebbe stata senza appello, preferendo ritirare il dossier, che dunque non è stato sottoposto a valutazione definitiva.
Questa strategia è mirata alla revisione della documentazione, che potrà così essere presentata in una delle future sessioni del Comitato di valutazione, sulla scorta dell’impegno che l’ambasciatore italiano all’UNESCO (l’Italia è il paese che avrebbe dovuto avanzare la candidatura anche a nome degli altri due stati) ha già assunto nel corso dell’incontro di Baku di inizio luglio 2019, nel corso del quale sono stati resi noti i nuovi siti che potranno fregiarsi della qualifica di Patrimonio Mondiale. La notizia degli ultimi giorni è che il Comitato tecnico per la candidatura delle Alpi del Mediterraneo, riunitosi il 18 luglio presso i Giardini Hanbury a Ventimiglia, ha stabilito di procedere con l’invio di una comunicazione alle Delegazioni UNESCO e ai Ministeri competenti di Italia, Francia, Monaco, in cui si ribadisce l’impegno per la revisione del dossier di candidatura e si richiede il massimo appoggio da parte delle autorità competenti.
"L’avventura non è finita, si riparte con ancor maggiore determinazione", si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito delle Aree Protette delle Alpi Marittime.
r.c.
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