Alternanza scuola-lavoro: oltre lâ80 per cento degli studenti cuneesi la giudica unâesperienza positiva
Ă stato presentato ieri pomeriggio il 'Quaderno 36' della Fondazione CRC dal titolo 'Alternanza scuola lavoro. I giudizi di chi la fa'Ă stato presentato ieri pomeriggio il Quaderno 36 della Fondazione CRC dal titolo Alternanza scuola lavoro. I giudizi di chi la fa, coordinato dal Centro Studi e Innovazione e realizzato a cura di Ires Piemonte, da oggi scaricabile in pdf dal sito www.fondazionecrc.it. Il Quaderno presenta dati significativi e inediti sullâAlternanza, dopo tre anni dalla sua estensione a tutti gli allievi dellâultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado (obbligo introdotto con la legge 107 del 2015, la cosiddetta âLegge della Buona Scuolaâ) e in una fase cruciale del dibattito sulla sua utilitĂ e le sue prospettive: la Legge di bilancio 2019 ha infatti ridimensionato questo strumento nelle risorse e nelle ore da realizzare, giĂ a partire dallâanno scolastico 2018/2019.
Con il Quaderno 36 la Fondazione CRC ha voluto raccogliere il punto di vista di chi ha vissuto direttamente lâesperienza in ambito scolastico: dirigenti e insegnanti da un lato, studenti dallâaltro. A partire dal quadro nazionale e regionale e dal riepilogo dei principali numeri dellâalternanza in provincia di Cuneo, lo studio illustra i risultati di unâampia indagine diretta realizzata tra maggio e ottobre 2018 e rivolta a circa 1.200 allievi e 250 docenti di tutte le scuole secondarie di secondo grado della provincia di Cuneo. Il Quaderno tocca le questioni centrali e i nodi del dibattito sullâalternanza scuola lavoro, sui quali da alcuni anni si è focalizzata lâattenzione a livello nazionale: le attivitĂ svolte, i soggetti coinvolti, i giudizi sullâutilitĂ , sul gradimento, sulla coerenza con il percorso formativo, sullo sviluppo di capacitĂ e competenze. Lo studio evidenzia inoltre alcuni elementi distintivi dellâesperienza nella provincia di Cuneo, relativi alla progettazione, alla valutazione, agli effetti e alle criticitĂ dellâalternanza. A questa prima parte del lavoro farĂ seguito un secondo approfondimento, disponibile entro il 2019, su alcuni casi studio di esperienze di alternanza scuola lavoro avviate sul territorio, per esplorare piĂš in profonditĂ il punto di vista degli altri soggetti coinvolti (enti promotori, imprese ospitanti, comunitĂ locale) e individuare i fattori abilitanti per i migliori esiti dei percorsi di transizione scuola lavoro. âCon questa indagine la Fondazione CRC vuole dare un contributo al dibattito in corso, a livello nazionale, sullâalternanza scuola lavoroâ commenta Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC. âLâapprofondimento presentato costituisce un tassello dellâampio panorama di iniziative che la Fondazione promuove per rafforzare il raccordo tra scuola, istituzioni e imprese e sostenere il passaggio degli studenti dai banchi al mondo del lavoroâ.
âDalla ricerca emerge un apprezzamento condiviso e diffuso nei confronti dellâalternanza, considerata unâesperienza utile da parte sia degli insegnanti sia degli studenti di tutti gli indirizzi, inclusi i licei. Ă uno strumento che aiuta nellâorientamento delle scelte future di studio e lavoro e contribuisce a rafforzare le competenze personali e relazionaliâ aggiunge Luciano AbburrĂ , coordinatore del gruppo di ricerca di Ires Piemonte. âE, sebbene i docenti non registrino ancora effetti sugli apprendimenti e sul profitto scolastico, la maggioranza degli studenti ritiene migliorata la propria preparazioneâ. âA conclusione del primo triennio di sperimentazione dellâalternanza scuola lavoro e mentre è in corso un suo ridimensionamento piuttosto importante, questa indagine restituisce risultati inediti e particolarmente significativi, la cui validitĂ travalica i confini della provincia di Cuneoâ conclude Maria Teresa Furci, Dirigente MIUR - Ufficio Scolastico Regionale, Ambito Territoriale di Cuneo. âUn contributo prezioso offerto al mondo della scuola e a tutte le istituzioni a vario titolo coinvolte nellâalternanza e interessate a costruire percorsi scolastici sempre piĂš aperti al futuro che attende i nostri giovaniâ.
I PRINCIPALI RISULTATI DELLA RICERCA
Come si è svolta lâalternanza? Le risposte degli intervistati hanno evidenziato una netta preponderanza di tirocini e stage svolti presso aziende ed enti esterni (al primo posto, oltre il 90%) e di moduli formativi frequentati a scuola (in seconda posizione). Negli istituti professionali predominano esperienze in azienda, nei licei câè maggiore eterogeneitĂ di soggetti ospitanti (enti pubblici e terzo settore, oltre allâazienda tradizionale).
Come viene valutata lâalternanza scuola lavoro da chi lâha vissuta? Per la maggioranza degli studenti (53%) è stata âunâoccasione utile per arricchire la propria formazione integrando teoria e praticaâ, per oltre un terzo (34%) ha rappresentato âunâopportunitĂ per farsi conoscere da unâazienda per un futuro ingresso nel mondo del lavoroâ. Complessivamente il giudizio sullâalternanza è positivo per lâ80% degli studenti e la formula degli stage è la piĂš gradita (89%). Valutazione positiva anche da parte dei liceali, che tuttavia evidenziano una minor coerenza tra lâesperienza di alternanza e il percorso formativo rispetto a istituti tecnici e professionali. Lâindagine fa emergere come lâalternanza abbia ricadute positive e connessioni con le attivitĂ scolastiche, se pur con ambiti di miglioramento sul piano organizzativo. Non contribuisce in modo significativo a migliorare i voti a scuola (per il 64% degli studenti non è servita, per il 32% è ha aiutato a migliorare i voti solo in alcune discipline), ma complessivamente contribuirebbe alla preparazione scolastica. Se si considera il punto di vista dei docenti, lâalternanza non ha creato gravi difficoltĂ nello svolgimento dei programmi scolastici: nel 77% dei casi sono state segnalate nessuna o poche difficoltĂ in tal senso. Invece, quasi la metĂ degli insegnanti intervistati (48%) ritiene che abbia avuto ricadute utili nella didattica.
A che cosa è servita maggiormente lâalternanza? Sia per gli studenti sia, in misura maggiore, per i docenti lâalternanza è stata utile per lâorientamento sia verso il lavoro sia verso per le scelte future di studio, ma è soprattutto lo sviluppo di capacitĂ personali e relazionali a essere riconosciuto da entrambi i gruppi come il maggior valore di questo strumento.
Quali sono le criticitĂ ? La principale area di criticitĂ evidenziata dai docenti riguarda la valutazione e certificazione delle competenze acquisite durante l'alternanza (34% degli intervistati), al momento ancora di difficile gestione; seguono difficoltĂ nellâorganizzazione dei percorsi di alternanza (25%) e nel raccordo tra scuola, territorio e mondo del lavoro (22%). La sfera dellâorganizzazione è segnalata come criticitĂ principale dagli studenti, accanto alle mansioni affidate e la coerenza con il percorso scolastico.
c.s.

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