Amministrative, il Popolo della Famiglia non ci sta: “Spazi elettorali seminascosti per le liste minori”
Anche il partito di Adinolfi interviene nella polemica sui tabelloni a Cuneo: “Spiace constatare che le condizioni di visibilità non siano consentite a tutte le liste”Interviene anche il Popolo della Famiglia nella querelle scoppiata a Cuneo riguardo al posizionamento dei tabelloni per le affissioni elettorali. A innescare la polemica due dei sette candidati sindaco in lizza per il voto del 12 giugno, ovvero Giancarlo Boselli di “Indipendenti” e il civico Giuseppe Lauria.
Secondo Boselli, il posizionamento dei tabelloni favorirebbe la visibilità di alcune liste a discapito di altre, rendendo iniqua la propaganda di queste ultime. L’ex vicesindaco ha fatto sapere di aver già segnalato la problematica agli uffici comunali, chiedendo di aumentare il numero dei tabelloni. Il dirigente, invece, ha proposto una soluzione alternativa: modificare la numerazione degli spazi, in modo da assegnare in alcuni casi il lato “favorevole” alle prime liste estratte e quello più nascosto alle altre. Una proposta che tuttavia non soddisfa Boselli, perché il posizionamento dei manifesti nelle aree più centrali della città non equivale - in termini di visibilità - a quello nelle frazioni.
Anche Lauria lamenta la stessa problematica, chiamando in causa il presidente del Consiglio comunale Alessandro Spedale e il prefetto: “Allo stato attuale il sottoscritto ha addirittura alcuni manifesti delle liste posizionati contro il muro” lamenta il consigliere. Tra le sei liste che lo sostengono c’è quella del Popolo della Famiglia, che ora entra nel dibattito per voce della coordinatrice regionale Lucianella Presta: “Spiace constatare che in questa città, nota per la sua tradizione democratica, le condizioni di visibilità non siano consentite a tutte le liste con uguali opportunità. Noi del PdF Piemonte abbiamo deciso di sostenere un ulteriore onere pur di mettere la cittadinanza di fronte ad una efficace e completa informazione”.
Il partito fondato da Mario Adinolfi annuncia quindi le sue “contromisure” propagandistiche: “Anche ad Asti e ad Alessandria gireremo per le vie della città con i nostri camion vela. Ma a Cuneo si rende davvero necessario per ovviare ai limiti di visibilità connessi agli spazi seminascosti che sono stati riservati alle liste ‘minori’. La nostra novità non passerà inosservata”.
Redazione
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