'Amo gli animali, ma l'incolumità delle persone è più importante'
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di una nostra lettrice sul tema della fauna selvatica e dei danni alle coltivazioniRiceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice, Anna Maria Musso, sul dibattuto tema degli animali selvatici e del loro controllo.
Guardo dalla finestra, sta piovendo, è ormai ora di pranzo. Sto pensando se arriveranno a mangiare i miei amici a quattro zampe, i miei amati caprioli. Non posso far a meno di prendere l’obiettivo e fotografarli, quando ne vedo prima uno, timidamente in avanscoperta, poi un altro. Alla fine, pochi minuti dopo, sono quattro e mangiano l’erbetta nel praticello vicino casa. Hanno capito che nell’orto non c’è ancora qualcosa di interessante. L’insalatina non è ancora nata, per fortuna. Neppure più si preoccupano nel vedere i miei cagnolini. I contadini della zona si stanno attrezzando: cercano di alzare reti per evitare che entrino a divorare le piantagioni di fragole, in primis. In un paese come il nostro la raccolta della frutta è una delle principali fonti di reddito. Pure vengono brucati germogli di castagno, a Peveragno, Boves, Chiusa Pesio.
Dei caprioli, attraversando la strada, mi han anche strisciato l’automobile, ma non se posso avere qualche rimborso assicurativo. Non penso di essere la sola visto quanto numerosa è la popolazione di caprioli. Amo gli animali, ma l’incolumità delle persone deve essere più importante.
I cacciatori mi spiegano come sia difficile avere i permessi per i caprioli, complicato e costoso. In realtà vorrei saperne di più, ma nessuno par voler parlare. Servirebbero provvedimenti urgenti, decisioni chiare.
Anna Maria Musso
r.c.
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