Anche a Cuneo un piano per una città a 30 km/h? Se ne parlerà nel prossimo Consiglio comunale
I consiglieri Toselli, Fierro e Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni), insieme a Bongiovanni (Cuneo Mia), invitano la Giunta a seguire l'esempio di BolognaNelle ultime settimane il limite di 30 chilometri orari imposto in alcune zone della città di Bologna è diventato tema di dibattito a livello nazionale. Un dibattito che sbarcherà anche in Consiglio comunale a Cuneo, tramite un Ordine del Giorno firmato da Luciana Torelli, Ugo Sturlese e “Nello” Fierro (Cuneo per i Beni Comuni) e Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia).
Si legge nel documento: “In Italia rimane troppo elevato il tasso di mortalità da incidentalità stradale: complessivamente, nel 2022 le vittime sono state 20.669, contro 19.932 del 2021 (in tempo di Covid) e 22.761 del 2019. Ogni milione di abitanti si contano 46 morti per incidente stradale nella Ue27 e 54 nel nostro Paese, che passa dal 13° al 19° posto della graduatoria europea. Le cause dell’incidentalità sono da attribuire a tre fattori principali, comportamenti del conducente, condizioni delle strade, efficienza degli automezzi. Ma mentre notevoli passi avanti sono stati fatti per quanto riguarda la sicurezza dei veicoli, si rileva un aumento di comportamenti del guidatore in contrasto con il Codice delle strada o a una generica diminuzione dell’attenzione. La guida troppo veloce è il comportamento più sanzionato, rappresenta infatti il 38,7% del totale”.
Poi un lungo riferimento alle parole di Matteo Salvini, che si è scagliato contro il provvedimento entrato in vigore a Bologna: “Contro la decisione del Comune di Bologna il Ministro Matteo Salvini ha sollevato un indegno polverone mediatico basato su affermazioni false smentite da esperti della materia e da una campagna di controinformazione sostenuta da Legambiente, sulla base di prove acclarate che dimostrano la falsità delle affermazioni del Ministro su cinque punti fondamentali: non è vero che andare a 30 km/h o a 50 km/h è la stessa cosa in termini di sicurezza stradale; non è vero che a 30 km/h si impiega più tempo a spostarsi, in realtà la velocità media di spostamento in ambito urbano è già oggi molto bassa; non è vero che con la città 30 km/h, come sostiene il Ministro Salvini, ‘i problemi (soprattutto per i lavoratori) rischiano di essere superiori ai benefici per la sicurezza stradale’; non è vero che a 30 km/h si inquina di più; non è vero che per salvare vite basta inasprire pene per chi abusa di sostanze e alcool”.
Ogni Comune - scrivono i consiglieri - dovrà adottare un Piano “Città a 30 km/h” adeguato alle caratteristiche e alle esigenze del proprio contesto: “Anche nella nostra città di medie dimensioni l’incidentalità è ancora abbastanza elevata e abbiamo dovuto piangere la perdita per questa causa di nostri concittadini”.
L’Ordine del Giorno impegna quindi la Giunta “A impostare in tempi rapidi un Piano per una città a 30 km/h, avvalendosi degli studi precedenti e di altri apporti tecnici, assumendo come priorità la realizzazione dei 30 km/h sull’asse longitudinale della città da corso Nizza a corso Francia, compresa la frazione di San Rocco, percorso che non può essere considerato di scorrimento o addirittura, come oggi, in talune ore, di esibizioni rumorose e sfrenate di auto e moto di grossa cilindrata”.
La discussione nel prossimo Consiglio comunale, in programma il 26 e 27 febbraio.
a.d.
CUNEO cuneo