Anche Cuneo chiede la riduzione dei pedaggi sulla A6: "Si paga per un servizio che non esiste"
Approvato l'Ordine del Giorno presentato da Fratelli d'Italia. La maggioranza: "È il Governo che deve intervenire"Anche il Comune di Cuneo chiede la riduzione del pedaggio della Torino-Savona fino al termine dei lavori in corso. Il tema è stato discusso ieri sera in Consiglio comunale, su spunto del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che ha presentato un Ordine del Giorno in merito. Il documento impegnava Sindaca e Giunta “ad attivarsi nei confronti del concessionario dell’autostrada A6” e su proposta di Domenico Giraudo (Gruppo misto di maggioranza) è stato emendato, con l’inserimento di un riferimento a sollecitare i parlamentari del territorio.
A spiegare le ragioni dell’emendamento è stata Claudia Carli (PD), data l’assenza di Giraudo: “L’ordine del giorno ci pareva demagogico e propagandistico, poco concreto, mentre il tema invece ci è caro. La responsabilità non può essere scaricata solo sul concessionario, perché la gestione dipende dal Ministero dei Trasporti”.
“Nonostante la maggioranza in Regione mi sia affine politicamente, sono profondamente contrario alla gestione dell’autostrada. La Torino-Savona è pericolosa. Se non proprio eliminare il pedaggio, sarebbe doveroso applicarvi una pesante riduzione: l’infrastruttura praticamente non esiste, perché la stiamo pagando?”, ha detto Franco Civallero (Forza Italia).
“Mi viene da sorridere se penso a tutti i distinguo che si stanno facendo. - ha detto Beppe Lauria - Feci un’interrogazione di questo tipo quando ero consigliere provinciale, dodici anni fa. Allora il presidente Costa disse che non capiva perchè chiedessi questa cosa quando il Ministro era della mia parte politica: il bene del territorio, però, non ha colore politico. Le compagnie autostradali hanno ricevuto da questo paese miliardi e miliardi per fare manutenzione che non hanno mai fatto. Il giorno dopo il crollo del ponte Morandi si chiese se avesse un senso proseguire in quella direzione. Poi tutti i Governi che si sono succeduti, di tutti i colori politici, non hanno fatto assolutamente nulla. Le concessionarie hanno continuato a macinare miliardi per un servizio che non rendono. Abbiamo un servizio che non funziona ed è colpa di tutti”.
Poi l’intervento di Erio Ambrosino (PD): “Tutti dobbiamo farci parte attiva per quelle che sono le nostre competenze. Ho appreso stamattina di un emendamento al decreto milleproroghe presentato dal senatore Bergesio, che chiede la sospensione dei pedaggi lungo la A6 da marzo ad agosto, che però necessita di coperture economiche e dell’ok del Parlamento, atteso a fine febbraio. Insomma, la Sindaca può farci poco, è il Governo che deve intervenire”. Sulla stessa lunghezza d’onda Luca Paschiero (Cuneo Civica): “Credo che su determinate tematiche la parola fondamentale sia coerenza. Non si può andare avanti in questa situazione, senza sbocchi e collegamenti che diano dignità a una provincia che se la merita. Sono le persone che hanno potere esecutivo che dobbiamo sollecitare”.
Critico sulla formulazione dell’Ordine del Giorno Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia): “Un Ordine del Giorno di propaganda. Da anni siete al Governo della Regione, ora anche a livello nazionale, serve un Ordine del Giorno per arrivare a questo provvedimento? In tutto questo un altro emendamento della Lega toglie miliardi di finanziamenti alla manutenzione delle strade per sostenere il ponte di Messina. Questo Ordine del Giorno sarà approvato, ma è pura propaganda".
“È giusto che quest'aula protesti, tuttavia penso anche si stia sbagliando indirizzo. Abbiamo bisogno di andare da chi può prendere provvedimenti. Senza puntare il dito, ma chiedendo collaborazione”, ha detto la sindaca Patrizia Manassero.
L’Ordine del Giorno è stato infine approvato con 29 voti favorevoli e 2 astensioni.
Andrea Dalmasso
CUNEO Torino-Savona