Ancora disagi nelle zone montane: Uncem scrive a Dazn
La lettera del presidente Marco Bussone rivolta ai vertici della piattaforma pay-tv: 'Il digital divide è un vero dramma per oltre il 60 per cento del paese'Uncem scrive a Dazn Italia chiedendo un patto per superare il divario digitale nelle aree montane e interne del Paese. "Avete constatato, nella prima e nella seconda giornata del Campionato di calcio di cui avete acquistato i diritti televisivi, che il digital divide è un vero dramma per oltre il 60 per cento del Paese, per il 50 per cento dei cittadini che vivono nelle zone alpine e appenniniche. Questo divario, questa assenza di infrastrutture, rappresentano un danno per per le comunità, per le imprese di quei territori, ma anche per aziende delle telecomunicazioni e per operatori che, per la mancanza di rete, non possono vendere pacchetti di servizi e opportunità per tutti i cittadini", scrive il Presidente Uncem Marco Bussone al direttore di Dazn Italia Marco Foroni e al Ceo di Dazn James Rushton.
"Dazn un colosso nell'erogazione di contenuti, ben superiore ad altre imprese del settore, in continua crescita e ha subito proteste e arrabbiature, nelle prime due giornate di Campionato - si legge nella lettera -. Uncem è pronta a collaborare con voi per fare in modo che vi sia un'accelerazione nella realizzazione delle dorsali e degli anelli di banda ultralarga nel Paese, attraverso il Piano Bul di Mise e Infratel con l'appalto per quasi 3,5 miliardi vinto da Open fiber. Da tempo, da almeno dieci anni, la nostra Associazione denuncia il digital divide che colpisce in particolare le aree extraurbane, montagna e collina, in un Paese orograficamente complesso, ben più di altri Stati UE. Dunque sostenete con noi questa nostra storica sfida. A vostro vantaggio e a nostro beneficio. Voi eviterete le proteste dei tifosi e noi la frustrazione di essere territori marginalizzati dalla rivoluzione digitale, senza infrastrutture e dunque senza servizi". Quali? Uncem precisa a Dazn le priorità della digitalizzazione: "Certamente la nuova rete in fibra ottica che dovrà collegare tutti i cittadini italiani, tutte le case, secondo gli standard di velocità che ci chiede l'Europa, deve favorire la diffusione in primo luogo di servizi digitali della pubblica amministrazione, dei Comuni e degli Enti che noi rappresentiamo. Oltre che telelavoro e telemedicina, assistenza in remoto, internet delle cose per il monitoraggio di persone e pezzi di territorio. Ma anche la tv e altri servizi ludici sono importanti, lo sappiamo bene. Basta dire che oltre 4 milioni di italiani oggi hanno difficoltà a vedere i canali televisivi con il digitale terrestre. Dunque Dazn e altre piattaforme analoghe alla vostra, smart e connesse alla rete dati, potrebbero contrastare questo problema, limitarlo. Ma prima di tutto serve la banda, ultralarga e per tutti. Lavoriamo insieme per accorciare i tempi dei lavori. Supportateci e ascoltateci. La Bul sta arrivando e Uncem ci ha messo la faccia, credendoci, da oltre due anni. Ora i tempi devono essere rapidi. A vantaggio di comunità, imprese, territori".
c.s.
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