“Andiamo in arancione per i ricoveri dei no vax. Il quadro epidemiologico sta migliorando”
Oltre due terzi dei pazienti Covid in terapia intensiva sono non vaccinati o con una sola dose. Diagnosi settimanali in calo per la prima volta da fine novembreNonostante il passaggio in zona arancione, sancito nel pomeriggio, migliore la classificazione di rischio del Piemonte nel Report nazionale di Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità comunicata oggi, venerdì 21 gennaio.
Il livello di allerta scende da alta a moderata, confermando il quadro in miglioramento che si sta registrando negli ultimi giorni rispetto all'andamento dell'incidenza e alla percentuale di positività dei tamponi. Oggi è anche il primo giorno in cui in Piemonte si registra una riduzione delle nuove diagnosi rispetto ai sette giorni precedenti da fine novembre, quando è iniziata la quarta ondata.
“Andiamo in arancione con una situazione ospedaliera su cui pesano i ricoveri dei no vax, ma con un quadro epidemiologico che in realtà migliora - sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. È il segno che la strada è quella giusta e proprio per questo è importante continuare a correre con i vaccini e mantenere sempre alto il livello di attenzione”.
Dai dati aggiornati al 21 gennaio, in Piemonte oltre i due terzi dei pazienti ricoverati per Covid in terapia intensiva non sono vaccinati (ovvero si tratta di persone che non hanno aderito alla campagna vaccinale o hanno ricevuto soltanto una dose e quindi non hanno completato il ciclo primario). In particolare, sui 142 ricoveri della giornata di oggi 104 riguardano pazienti non vaccinati (76 uomini e 28 donne), 38 sono invece pazienti vaccinati (27 uomini e 11 donne), ma con un quadro clinico serio per patologie pregresse.
Oggi sono state 47.320 le persone comunicate all’Unità di Crisi della Regione Piemonte che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A 3.411 è stata somministrata la prima dose, a 3.023 la seconda, a 40.886 la terza. Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 8.844.605 dosi, di cui 3.171.619 come seconde e 2.151.025 come terze.
c.s.
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