Asti-Cuneo e variante di Demonte: Borgna torna a scrivere a Conte
Il presidente della Provincia ha chiesto un intervento diretto del presidente del Consiglio per procedere con i lavoriCon una lettera personale indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna ha voluto riportare all’attenzione del Governo i gravi problemi infrastrutturali che riguardano il territorio della Granda e, in particolare, la necessità di sbloccare due importanti opere stradali, cioè la variante di Demonte e autostrada Asti-Cuneo.
“Realizzare una variante all’abitato di Demonte – ha scritto Borgna – è fondamentale per decongestionare il traffico pesante a cui è sottoposto da anni il centro abitato con il passaggio quotidiano di centinaia di tir diretti allo stabilimento di imbottigliamento delle acque Sant’Anna e verso il confine francese. La situazione è ferma per il parere discordante tra il Ministero dell’Ambiente, che ha dato via libera al progetto dell’Anas, e quello del Mibac che ha invece espresso parere contrario, alla luce della presenza dei resti del Forte della Consolata. Data la divergenza tra Ministeri, l’iter di autorizzazione è passato a fine 2019 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ma si stanno ancora attendendo i pareri formali dei Ministeri interessati. Le chiediamo di assumere la responsabilità di mandare avanti un’opera vitale non solo per la vallata alpina, ma per tutto il nostro territorio”.
Borgna ha poi parlato del cantiere per la conclusione dell’autostrada Asti-Cuneo sul quale lo stesso Conte era stato durante la visita nella Granda del marzo 2019. Mancano solo 9 chilometri (lotto 2.6 A Verduno-Cherasco e 2.6 B Alba-Verduno) al completamento di tutto il tratto autostradale tra Asti e Cuneo e qualche giorno fa è avvenuta la consegna del cantiere alla ditta costruttrice e la comunicazione è stata trasmessa al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti dalla società Asti-Cuneo. “Ciò consentirà di non lasciar scadere le autorizzazioni ambientali – ha scritto Borgna – per l’avvio dei lavori preliminari di un’opera attesa da più di 30 anni. Ma quello che manca alla partenza reale dei cantieri è la conclusione dell’iter burocratico e per questo Le chiediamo di intervenire direttamente per accelerare i passaggi che riguardano la sottoscrizione, ratifica e pubblicazione dei vari provvedimenti”.
Borgna ha fatto appello al presidente Conte ricordando che “la soluzione di questi problemi dipende veramente da Lei. Con il suo intervento potrà aiutarci a colmare il gap infrastrutturale che da decenni comporta perdite economiche incalcolabili per il nostro territorio, oltre ai costi in termini di sicurezza e di ambiente non più sostenibili”.
c.s.
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