Autostrada Cuneo-Asti a rischio per la crisi di governo: il presidente Borgna chiede responsabilità
Il commento del presidente della Provincia: 'Faremo pressioni per sollecitare la ripresa dei lavori e la conclusione degli altri progetti indispensabili per l’economia e lo sviluppo del territorio'
Sale la preoccupazione per le ripercussioni che la crisi di governo potrà avere sul futuro delle infrastrutture pubbliche in provincia di Cuneo e, in particolare, per il completamento dell’autostrada Cuneo-Asti. Dopo il discorso del premier Giuseppe Conte che ha annunciato le sue dimissioni e le dichiarazioni di qualche giorno prima del ministro ai Trasporti Danilo Toninelli che ipotizzava la sospensione dell’iter autorizzativo per la Cuneo-Asti nel caso fosse caduto il governo, il presidente della Provincia Federico Borgna ha dato voce alla preoccupazione dei cuneesi che attendono il completamento dell’opera da molti anni:
“Spero che prevalga il senso di responsabilità. Ho apprezzato molto il discorso di Conte perché ha sottolineato la necessità di rispettare le istituzioni ed ha proposto di portare avanti le iniziative positive e le opere necessarie, citando proprio anche la Cuneo-Asti. Mi auguro che il prossimo governo confermi la riapertura dei cantieri per completare l’opera, sistemando i problemi autorizzativi ancora in sospeso. Faremo pressioni, insieme a tutto il territorio, sia per sollecitare la riapertura dei cantieri e la ripresa dei lavori della Cuneo-Asti, sia per chiedere di terminare gli altri progetti indispensabili per l’economia e lo sviluppo del territorio”.
“Spero che prevalga il senso di responsabilità. Ho apprezzato molto il discorso di Conte perché ha sottolineato la necessità di rispettare le istituzioni ed ha proposto di portare avanti le iniziative positive e le opere necessarie, citando proprio anche la Cuneo-Asti. Mi auguro che il prossimo governo confermi la riapertura dei cantieri per completare l’opera, sistemando i problemi autorizzativi ancora in sospeso. Faremo pressioni, insieme a tutto il territorio, sia per sollecitare la riapertura dei cantieri e la ripresa dei lavori della Cuneo-Asti, sia per chiedere di terminare gli altri progetti indispensabili per l’economia e lo sviluppo del territorio”.
c.s.
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