'Bene la regolarizzazione dei migranti, ma servono i voucher al più presto'
Il presidente di Coldiretti Piemonte Roberto Moncalvo: 'Ridurre la burocrazia è un'esigenza immediata'Riceviamo e pubblichiamo da Coldiretti Piemonte.
L'intesa raggiunta sulla regolarizzazione dei migranti non è risolutiva dei problemi del mondo agricolo anche per i tempi che non combaciano con quelli delle imprese. Lo Coldiretti nel sottolineare che nelle campagne le esigenze sono immediate mentre per la regolarizzazione ci vorrà tempo. “Per questo – sottolineano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - è necessaria subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa ridurre la burocrazia e consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università e molte attività economiche sono rallentate e tanti lavoratori sono in cassa integrazione. Le imprese agricole hanno bisogno anche di professionalità ed esperienza con il coinvolgimento delle stesse persone che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese. Non per tutti i lavori in agricoltura ci si può improvvisare, ma per la maggior parte serve manodopera formata e qualificata. Per questo – proseguono - va immediatamente aperto un canale di collaborazione con Paesi, come la Romania, da dove viene circa 1/3 dei nostri lavoratori stagionali con i quali nel tempo sono stati stabiliti rapporti fiduciari. In Piemonte i voucher sono utili soprattutto nel periodo della vendemmia, ma non sono solo: ad usufruirne sono anche più di 8 mila imprese ortofrutticole che necessitano di 20 mila raccoglitori. Oltre 5 mila aziende vitivinicole piemontesi hanno, negli scorsi anni, atteso l’attivazione della procedura per generare circa 13 mila posti di lavoro durante la raccolta dell’uva”.
c.s.
CUNEO Coldiretti