Bernardi (Atl) infonde speranza a Limone: ''La stagione invernale per riscattare un anno disastroso''
Il presidente dell'ente è fiducioso sulla tenuta del turismo ligure e dopo il disastro in valle Roya chiede il rilancio della ferrovia Cuneo-NizzaMentre la valle Vermenagna si rimbocca le maniche per cercare di ritornare alla normalità dopo l’ondata di maltempo che l’ha flagellata nella serata di venerdì scorso, il pensiero non può non andare a quello che sarà il domani, in particolare a Limone Piemonte. L’economia locale si basa prevalentemente sul turismo invernale, attirato dal comprensorio sciistico della Riserva Bianca, ma con gli impianti di Limonetto che hanno subito molti danni e la strada per la Francia ko per molto tempo (probabilmente anni), le incognite sul futuro sono parecchie: il sistema neve reggerà senza i francesi e i monegaschi che ogni anno si recano in massa da queste parti? Si riuscirà a ripristinare gli impianti per l’inverno? Il presidente dell’Atl del Cuneese, Mauro Bernardi, nonostante tutto, è cautamente ottimista: “La stagione invernale continua a essere la speranza per riscattare un anno disastroso, tra Covid e alluvione - spiega - . Il danno è molto importante, ma tutta Limone si è messa al lavoro per ritornare al più presto alla normalità. Sugli impianti sciistici il danno più grave è a Limonetto, ma questo non intacca la riapertura dell’intero comprensorio, che nella peggiore delle ipotesi riaprirà tenendo chiuse alcune piste”.
La maggior parte del danno arriva dai crolli della RD6204, che hanno reso (e renderanno a lungo) impraticabile l’accesso dei francesi in valle Vermenagna. “Si trattava dell’unico valico di collegamento con la Francia aperto durante l’inverno, quando il colle dell’Agnello è innevato e la Lombarda è chiusa un giorno sì e un giorno no, mi auguro venga ripristinato il prima possibile, ma temo che i tempi saranno lunghi”, commenta l’ex vicesindaco di Borgo San Dalmazzo. “È necessario intervenire rapidamente sul potenziamento del treno che da Cuneo porta a Ventimiglia e poi a Nizza, che al momento è l’unico mezzo di trasporto che può mitigare i danni sui flussi dalla Francia anche per quanto riguarda il comparto neve”.
Il numero uno dell’Azienda Turistica è pronto a scommettere che Limone terrà botta. “Il crollo dell’accesso dalla Francia tramite la valle Roya è un danno incalcolabile, ma in ogni caso, con i contagi da Covid che oltralpe stanno salendo a dismisura non so quanti transalpini avremmo potuto vedere quest’anno sulle nostre piste - continua Bernardi -. Sono fiducioso sul turismo dalla Liguria: molti hanno una seconda casa a disposizione e si organizzeranno per fare due giorni sugli sci, passando dall’autostrada”. A Limone Piemonte disponibilità nelle case private è di circa 20 mila posti-letto e la maggior parte appartiene a famiglie rivierasche, tradizionalmente amanti dello sci.
Redazione
CUNEO A.T.L. del Cuneese - Mauro Bernardi - Limone Piemonte